RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Scicli corso mazziniLa storia del Centro di accoglienza  inizia nel mese di  Ottobre  2014 con una interrogazione  del consigliere Puglisi  diretta al Sindaco di Scicli  Dott. Susino in merito  a chiarimenti relativi al progetto  della  Chiesa Evangelica Metodista. In tale sede il Sindaco dichiarava che nulla era stato depositato presso gli uffici del Comune.

  • Giovedì 20 Novembre 2014

Incontro  in prefettura tra le Associazioni  Confcommercio , Confeserfidi ,  Centro Commerciale Naturale , Associazioni  Antiracket e Antiusura  , Associazione ‘’Ainlu kat’’, Pro.Svi, Crescere Scicli  ed  il Prefetto .

In tale occasione  i rappresentanti dei vari gruppi hanno  illustrato le loro perplessità in merito alla logistica del progetto.

Per chi non conoscesse la vicenda Palazzo Castelli è un edificio degli anni 50’ a  prevalente destinazione abitativa  con esclusione del  piano terra  adibito a locale commerciale  collocato  in Corso Mazzini  nelle  vicinanze  di via Mormino – Penna , nel cuore del centro storico. 

  • Venerdì  21 Novembre 2014

Il Prefetto ha effettuato un sopralluogo presso  Palazzo Castelli .

  • Martedì  25  Novembre  2014

Il  Giornale di Sicilia pubblicava un articolo in cui i responsabili del Centro di Incontro  esternavano il loro risentimento in merito al sopralluogo del Prefetto percepito  ‘’ non come una semplice visita  ma come se fosse stata un’ ispezione ‘’.

C’è da domandarsi come mai  i cittadini che da un lato si lamentano di non essere abbastanza tutelati dalle forze dell’ordine , dall’altro mostrino  insofferenza quando  le stesse  esercitano la loro funzione.   

E’ evidente che se dai  controlli  emerge  che le regole sono rispettate  è a vantaggio di tutte le parti coinvolte:  Chiesa Metodista , immigrati e cittadinanza. 

  • Giovedì  27  Novembre  2014

Il Giornale di Sicilia pubblicava la notizia dell’arrivo presso il centro di accoglienza di una famiglia siriana  di 5 persone  e di 3  sedicenni  somali.

Nota interessante nel medesimo articolo  si specificava che il ‘’centro di accoglienza per extra- comunitari ‘’si  tramutava  in un  ‘’centro culturale ‘’ .

Ci  domandiamo da dove  è nata questa esigenza di  trasformazione.

A seguito di questa notizia  un giornalista locale ha contattato la Prefettura  di Ragusa, per avere chiarimenti sulla regolarità della   conduzione  del Centro. 

La Prefettura  precisava  che Palazzo Castelli  in quanto Centro Culturale  ormai era  in regola .

 Venerdì  28 Novembre  2014

La redazione  di Nove TV pubblicava provocatoriamente  il seguente titolo ‘’ Centro di Accoglienza o Centro Culturale  ? ‘’.

  • 12 Dicembre 2014

Incontro  organizzato dalla Chiesa Metodista a Palazzo Spadaro  per illustrare  il progetto del Centro di Accoglienza .

  • 13 Dicembre 2014

Il Giornale di Sicilia pubblica l’articolo  intitolato  ‘’ Scicli dice di sì ai migranti, apre il Centro di Accoglienza ‘’.

  • Domenica 28 Dicembre 2014 

Il Giornale di Scicli  pubblicava un articolo   in cui i Responsabili  del Centro   annunciavano   che  :  ‘’ presso Palazzo Castelli  sono ospitati 18 minori  e che a fronte di una petizione di   700  cittadini  contro  tale iniziativa ci sono 25.300 che non hanno aderito all’appello discriminante .

Ci permettiamo di replicare che trarre una conclusione formulata  sul detto  ‘’ chi tace acconsente  ‘’ è   grossolano  .

Sì è vero forse  che  700 firmatari  a cui comunque si sommano  i sondaggi  e  le osservazioni delle associazioni  che si sono recate in Prefettura  , può non essere un numero  sufficientemente pesante in rapporto all’intera popolazione   sciclitana  , tuttavia interpretare come assenso il silenzio degli  abitanti  restanti  pecca di superficialità  o nasconde l’intento di voler dare una rappresentazione della realtà distorta  .

Non vorremmo che con altrettanta superficialità si trattasse sia con la vita di persone  già gravemente  provate,  sia  con le sorti di un centro storico che sta diventando il motore economico  di Scicli.

Facciamo presente  che il fabbricato non consente l’accoglienza di  30 – 40  persone , per una serie di motivi :  la via d’accesso  è  in un  vicolo  angusto, la consistenza catastale degli appartamenti permette un numero nettamente  inferiore  di  abitanti ed analogamente prescrivono  le norme igienico – sanitarie facenti parte del regolamento edilizio.

Inoltre  ultimo motivo  ma  non meno importante,  la regione ha  identificato   Corso Mazzini  quale  Centro Commerciale Naturale.

L’alto richiamo turistico  dell’area  tra S. Maria La Nova ,  via Mormino – Penna  e S. Bartolomeo   ,  è  il motivo per il quale  si stanno  localizzando in quell’area  le attività commerciali di Scicli  di profilo medio – alto.

Non si può guardare al problema dell’accoglienza banalizzandolo in un  pro o contro  extracomunitari  .

La situazione  che si pone è molto più complessa e con scenari  ampi e  a lungo termine .

L’alterazione che potrebbe derivare da uno stravolgimento delle destinazioni d’uso degli stabili ( e questo è un discorso che vale  a carattere generale )  non  è quantizzabile in un semplice danno alle  attività commercianli della zona ma si estenderebbe all’intera economia turistica del paese.

Non solo , se dovesse subentrare una situazione di degrado ambientale   le rendite  dei fabbricati sarebbero  talmente penalizzate da intaccare anche il valore  immobiliare degli stessi in un momento  economico  già  abbastanza  difficile per il settore  ( vedi l’esperienza del centro storico di Ragusa diventato luogo inquietante  ). Ciò potrebbe innescare delle logiche speculative negative.

Per questo nella tutela e riqualificazione del territorio  ( che non significa cristallizzarlo )  siamo chiamati tutti in causa dal semplice cittadino alla pubblica amministrazione.

Ricordiamoci  che Scicli  è un luogo che suscita grandi  emozioni  ed è  entrata nel cuore  di  intellettuali , scrittori , poeti , artisti  , pittori  ,  registi  ,  perché prima ancora questo  territorio  ,  è stato amato da coloro che lo hanno costruito e vissuto  integrandosi con   le sue   caratteristiche naturali .  

Scicli e gli sciclitani sono  frutto di questa fusione, la nostra identità ha radici antiche.

Non iniziamo con la definizione  ‘’patrimonio dell’Unesco  o  Luoghi di Montalbano‘’ , non dimentichiamolo.    

 

Associazione ‘’ Ainlu kat ‘’             Associazione PRO.SVI.                    Ass.  Crescere Scicli