giovanni-iacono[1]Giovanni Iacono, lunedì consegna ufficialmente le dimissioni dalla presidenza del consiglio comunale di Ragusa perché ha riferito di non sentirsi rispettato abbastanza dalle istituzioni: come nel caso del deputato regionale Nello Dipasquale che ha deciso in modo autonomo e autoritario come utilizzare le royalties del comune di Ragusa: rifinanziamento legge su Ibla, e oltre ad altri investimenti anche la distribuzione dei proventi agli altri 11 comuni iblei.

Secondo Dipasquale dietro le dimissioni di Iacono ci sono motivi politici: sta iniziando la campagna elettorale per candidarsi a sindaco e sganciarsi dall’alleanza con il M5S. <<Ha solo giocato d’anticipo e accorciato i tempi con questa mossa>> , secondo il parlamentare, il quale ha aggiunto che l’ormai ex presidente del civico consesso ha barattato il posto da presidente con quello da assessore per qualcuna delle sue compagne di partito, che potrebbe entrare per ricoprire il posto che fu della Campo.

Il movimento PARTECIPIAMO ha espresso << un plauso alla maturità dell’oramai ex presidente Iacono per avere saputo cogliere un malessere generale di cui però anche lui e il suo movimento sono in parte responsabili, si legge nella nota>>. Inoltre il movimento presenterà una proposta iniziativa consiliare avente per oggetto >>il piano di spesa della legge su Ibla per l’anno 2016 al fine di potere cristallizzare le spese ed evitare una loro distrazione così come fatto nel passato>>.

“Non solo giusto ma necessario intervenire nella materia delle royalties petrolifere per ristabilire equità e continuità territoriale nel ristoro economico ad un contesto “provinciale” che certamente è un unicum”.

A dirlo è Gigi Bellassai, presidente del Consiglio Comunale di Comiso.

“Non è esagerato dire quindi che fino ad oggi è stato immorale ed egoistico tacere e circoscrivere il tutto al solo comune capoluogo”. Salvo Rando, comitato via Loreto di Modica, ha gridato allo scandalo per le reazioni che hanno diviso i gruppi politici e sostiene l’ “emendamento Dipasquale”. <<Le risorse che da anni Ragusa percepisce sono talmente tante che non riescono più a spenderle e le utilizzano per altre cose>>, ha accusato. <<Gli altri centri storici non hanno lo stesso diritto di salvaguardare i propri centri storici che cadono a pezzi, specialmente quelli inseriti nell’elenco dell’UNESCO?>>

Viviana Sammito