carabinieri  1I Carabinieri della Compagnia di Ragusa hanno denunciato due persone per  danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale, ed esecuzione di opere in assenza di autorizzazione.

Muniti di un escavatore, un pensionato di Ragusa  e un operaio di Comiso stavano effettuando dei lavori di sbancamento in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico in c.da Passo Marinaro, in territorio di Ragusa. Senza le autorizzazioni. Nel piano paesaggistico la zona è inserita nel livello di tutela 3°, che vuol dire che nell’area è preclusa ogni tipo di attività e né può essere rilasciato alcun nulla osta.  I due avevano in mente di costruire una strada privata proprio sui reperti archeologici.  Ad accorgersi dell’illecito è stato un automobilista che ha chiamato i carabinieri, i quali, arrivati sul posto, hanno bloccato sia l’operaio alla guida dell’escavatore che il proprietario del terreno. Nell’area è tutelata una necropoli classica di Camarina, meglio nota come necropoli di Passo Marinaro, che tuttora conserva resti monumentali con tombe a fossa e ad inumazione e tombe a sarcofago “litico” e “fittile”, che rappresentano una delle più importanti testimonianze storico- archeologiche dei riti e delle architetture funerarie di una civiltà siceliota, vissuta nell’area intorno al V secolo A.C. Durante il sopralluogo i carabinieri del nucleo investigativo,  hanno rinvenuto  vari resti delle tombe della necropoli, sparsi sul terreno e già danneggiati dai lavori di sbancamento.

Sul posto sono anche intervenuti i Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale che hanno anche informato la Sovrintendenza.

Sono stati accertati danni alle tombe: sono state divelte e trovate a pezzi le grandi tegole di età greca che le ricoprivano e sono stati trovati anche  dei paletti collegati tra loro da strisce di plastica, per delimitare l’area, per i realizzare una strada d’accesso al terreno.

La Soprintendenza ai Beni Archeologici di Ragusa, ha notificato al proprietario un provvedimento di fermo di lavori che è stato anche denunciato, insieme con l’operaio,  per danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale, ed esecuzione di opere in assenza di autorizzazione.

Viviana Sammito