ospedale-maggioreUn altro caso di presunta malasanità si è verificato a Modica, all’ospedale Maggiore. Una donna è deceduta dopo essere stata rimandata a casa. E’ stato presentato un esposto in procura dalla famiglia  e stamattina i carabinieri hanno sequestrato i referti.

Lunedì, 13  ore 19 circa: Maria Occhipinti, una 56enne pozzallese, va al Pte, presidio territoriale d’emergenza, a Pozzallo dopo avere accusato dolori addominali. Poco dopo, i medici consigliano alla donna di farsi visitare al pronto soccorso all’ospedale di Modica, dove dopo una serie di analisi, viene dimessa. La diagnosi è colina renale. Tutta la notte la donna riesce a sopportare il dolore, a causa dell’effetto dell’antidolorifico iniettato con la flebo, ma la mattina la sofferenza peggiora. La donna chiama l’ambulanza del 118 ma all’ospedale non ci arriva. Muore durante il tragitto, intorno alle ore 14 di ieri. Da un primo accertamento i medici scrivono per emorragia cerebrale. I familiari, increduli, vanno in procura a presentare un esposto. I carabinieri di Modica questa mattina hanno sequestrato i referti e hanno parlato con la direzione sanitaria. Dalla documentazione non risultano, secondo quanto hanno riferito gli investigatori, esami approfonditi. La donna, dunque, non sarebbe stata sottoposta ad una radiografia o tac all’addome ma solo a un prelievo di sangue.

La salma rimane nella camera mortuaria del nosocomio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il pubblico ministero di turno, Valentina Botti, si è riservata la nomina del medico legale per l’autopsia, ma sarà questione di ore.

Viviana Sammito