Il Consiglio comunale di Scicli, ha approvato nei giorni scorsi a Palazzo di Città, lo schema di statuto della costituenda Associazione “ GAC Ibleo”.  Fanno parte dell’Associazione, i Comuni di Vittoria, Scicli, Acate, Santa Croce Camerina. Il Fondo di Costituzione è fissato in € 40.500,00 ed è diviso in quote.

Il comune di Scicli, partecipa alla costituenda Associazione, sulla base delle tabelle quote associative “GAC Ibleo” con un impegno economico di € 4.500,00. Le finalità principali del Gruppo di azione costiera Ibleo, sono quelle di sviluppare ed attuare strategie integrate per lo sviluppo sostenibile della pesca, al fine di un miglioramento della qualità della vita delle aree rappresentate secondo un Piano di Sviluppo Locale, elaborato in relazione alle specifiche esigenze territoriali.

Ma cosa è il Gac? E’ il nuovo soggetto che porterà sul territorio poco più di due milioni di euro di fondi europei per sostenere la pesca e valorizzare le risorse del mare. Tra marzo e aprile potrebbero essere pubblicati i primi bandi per finanziare progetti e attività dei privati. Il GAC sarà titolato ad attuare una serie di interventi ed azioni, allo scopo di rafforzare la competitività delle zone di pesca, sviluppando nuove competenze professionali, sperimentando forme di innovazione tecnologica legate alla pesca e finanziando investimenti in attrezzature e infrastrutture per una migliore commercializzazione dei prodotti ittici.

<Sono davvero convinto – dichiara il presidente della IV ^ Commissione Guglielmo  Scimonello – di essere di fronte ad un’iniziativa di grande respiro perché e proprio da queste sinergie che può nascere quel forte impulso allo sviluppo locale e alla valorizzazione delle risorse ambientali cui tutti noi, amministratori locali aspiriamo. Ritengo – continua Scimonello – che il Gac Ibleo dovesse essere approvato perché è un atto veramente positivo per la ricaduta che avrà nel territorio e quindi nella collettività che al momento vive una condizione di disagio economico non indifferente.  Nonostante lo schema di statuto presentava  dei vizi formali – termina Scimonello – dopo l’approvazione, in seguito, si potranno inserire i vari meccanismi di controllo in modo che la gestione reale di finanziamento sia fatta attraverso bandi pubblici>.