E’ stata approvata stamani dalla maggioranza consiliare la riformulazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale 2015-2024.

Di seguito la relazione introduttiva letta in Consiglio dall’assessore al bilancio, Giorgio Vindigni.

“In applicazione della richiesta da parte del Ministero dell’Interno prot 83509 del 12/06/2017 acquisita con prot n 17149 del 12/06/2017, il Comune di Scicli ha proceduto all’aggiornamento con riformulazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale 2015-2024, approvato con Delibera di Consiglio n. 16 del 16/10/2015 da parte della Commissione Straordinaria adottata con i poteri del Consiglio Comunale, che ridefiniva ai sensi del comma 5 2° periodo dell’art 243 bis del decreto legislativo 267/2000 lo strumento di riequilibrio pluriennale originariamente approvato dall’Ente con delibera di Consiglio Comunale n 203 del 13/12/2014.

Al fine di ottemperare alla richiesta del Ministero, il Comune di Scicli ha dunque proceduto all’aggiornamento del precedente piano con i dati dei Rendiconti 2015 e 2016 nonché del Bilancio di Previsione 2017-2019, ma anche con le numerose azioni di gestione del piano, sia sul fronte delle attività che su quello della gestione delle passività, poste in essere in particolare nell’ultimo periodo trascorso.

Nello specifico ha recuperato le condizioni di stabilità strutturale e di gestione contabile, dando attuazione alle misure previste per il riequilibrio pluriennale volte a sostenere e rafforzare le azioni per il recupero degli equilibri strutturali di bilancio e nel contempo rispettando le prescrizioni connesse all’entrata a regime delle norme sull’armonizzazione finanziaria degli Enti Locali.

Ha recuperato la tempistica dei pagamenti verso i creditori nella gestione corrente.

Ha proceduto alla realizzazione di cospicui accantonamenti per il riequilibrio finanziario pluriennale oltre le previsioni del piano.

Ha recuperato la regolarità dei pagamenti verso le società partecipate.

Ha chiuso l’ultimo esercizio con un saldo attivo di cassa per Euro 6 milioni circa, in incremento rispetto al 31/12/2016.

Ha avviato il processo di razionalizzazione delle partecipate in ossequio al testo unico delle partecipate Dlgs 175/2016.

L’amministrazione ha affrontato anche la questione legata alla evasione/elusione dei tributi locali di competenza avviando una serie di azioni che hanno già prodotto i loro effetti (riduzione tariffe TARI e Idrico) e che i risultati non tarderanno ad arrivare nei prossimi anni.

Sono state avviate misure per il risparmio energetico ricorrendo a soluzioni alternative, rimodulazione qualitativa e quantitativa dei contratti di fornitura.

In particolare si precisa che è in itinere, mediante affidamento a ditte specializzate, la verifica delle utenze (telefoniche ed elettriche) e che l’Ente ha già inviato le prime contestazioni ai gestori. Si è inoltre passati alla convenzione Consip per l’energia elettrica, mentre si è in fase di elaborazione di un sistema di efficientamento per l’infrastruttura fonia-dati. Inoltre sono in itinere una serie di attività che riguardano l’ambito tecnico ed impiantistico rivolto all’efficientamento energetico ed alla riduzione dei relativi costi.

Altra azione importante riguarda l’implementazione di supporti hardware e software finalizzati alla semplificazione ed all’efficientamento dell’azione amministrativa.

In riferimento alla gestione del Personale si intende utilizzare le economie di spesa per i pensionamenti programmati dal 2107 al 2024 per incrementare, a parità di riduzione di spesa, le ore del personale part-time dell’ente.

Si rappresenta in merito che tale attività risulta necessaria in quanto il progressivo ridimensionamento per pensionamenti o cessazioni a vario titolo del personale in servizio ha determinato una carenza funzionale per l’espletamento delle attività fondamentali dell’Ente.

Il risanamento del quadro finanziario dell’ente era e rimane una delle priorità programmatiche della Giunta Giannone.

Dibattere sugli effetti del piano di riequilibrio, argomento di caratura finanziaria di primo livello, vuol dire parlare e decidere sul futuro della collettività e sopratutto sulla qualità della vita di ogni cittadino.

E’ serafico, infatti, che l’adozione di un piano di riequilibrio vuol dire allontanare da un canto soluzioni drastiche come il dissesto, che è da evitare a tutti i costi per l’impatto che avrebbe sulla comunità, e dall’altra ci impone una politica di rigore finanziario che peraltro si muove in un ambito di continuità con la precedente amministrazione che aveva scelto questa soluzione per evitare il peggio.

Un’amministrazione responsabile e scrupolosa, nel tutelare gli interessi della collettività, si muove con la consapevolezza che la politica del risanamento vive gli stessi tempi e le stesse modalità della politica dello sviluppo e degli investimenti.

Guai a scinderli pensando di concretizzare la prima per poi praticare l’altra.

La città deve andare avanti con le sue vocazioni, con il suo patrimonio consolidato che si chiama turismo culturale, agricoltura, operatività delle imprese, sviluppo assennato del territorio, sguardo attento alle politiche giovanili, considerazione dei più fragili e dall’altra guardare alla tenuta dei conti.

Con questo piano di riequilibrio non intendiamo dare un giro di vite alla città, ma operare una scelta di responsabilità adesso per non dover pagare conseguenze tragiche nel futuro”.

 

Qui a seguire invece pubblichiamo integralmente il comunicato dell’opposizione




“Ancora una volta siamo costretti a constatare che le fasce più debole della città vengono lasciati soli in nome di una finanza che continua a comandare sulle necessità e i bisogni dei nostri concittadini!Non possiamo continuare a dire “l’operazione è riuscita ma il paziente è morto”Questo è quello che sta accadendo alla città!Con queste parole i consiglieri Marino,Buscema,Trovato,Giannone e Caruso commentano il Piano di Riequilibrio appena approvato dalla maggioranza con voto contrario dell’opposizione ! A seguito la dichiarazione di voti dei Consiglieri

DICHIARAZIONE DI VOTO DEI CONSIGLIERI MARIO MARINO, VINCENZO GIANNONE,  MARIANNA BUSCEMA, RITA TROVATO E CLAUDIO CARUSO.

In qualità di Consiglieri di minoranza, siamo molto delusi nel constatare che la nostra proposta di deliberazione relativa all’adeguamento delle aliquote addizionale IRPEF-anno 2018 presentata il 22/02/2018 non sia stata presa in considerazione da parte di questa Amministrazione. L’approvazione della stessa avrebbe consentito una boccata d’ossigeno per molte famiglie con redditi bassi ed in particolare con quelli inferiori ad € 15.000,00.

A nostro avviso, le azioni intraprese da questa Amministrazione in questo Piano di Riequilibrio riguardano soprattutto il rispetto delle “Entrate” che, provenienti da tasse comunali già elevate al massimo (IMU, TASI, TARI, COSAP), non potranno essere pagate da una buona percentuale di nostri concittadini, visto anche l’attuale momento di crisi economica e occupazionale e pertanto non risponderanno alle aspettative previste.

Non siamo affatto sicuri sulla quantificazione esatta dei debiti fuori bilancio.

Non siamo affatto sicuri sui costi dei servizi erogati dal nostro ente.

Siamo delusi anche per tariffe a domanda individuale ( Refezione Scolastica, gestione impianti sportivi, Asilo nido, cimitero) che il nostro Ente ha previsto di aumentare gradatamente per assicurare i servizi fino all’80% della copertura dei costi, nei 10 anni a cui fa riferimento detto Piano di Riequilibrio, ulteriormente delusi, nel caso di una completa esternalizzazione degli stessi.

Rimaniamo molto scettici sulle azioni di recupero dell’evasione, ove, ancora, non vediamo Uffici all’altezza di tale compito.

Molto titubanti sulle azioni di valorizzazione e di alienazione del patrimonio immobiliare, ove si constata la solita predisposizione di un elenco accompagnato dalle relative stime a cui, come già fatto in passato, non si è mai dato alcun seguito.

Siamo consapevoli che l’unica cosa che potrebbe darci una grossa mano, dal punto di vista finanziario, che potrebbe contribuire al risanamento dell’Ente, sono le potenziali entrate derivanti dalla “Piattaforma Petrolifera Vega”, ma sugli importi e sui tempi di definizione delle controversie,  rimaniamo molto scettici.

Siamo sicuri che, nonostante questo Piano di Riequilibrio al proprio interno preveda un contenimento delle spese, come ad esempio i costi dei servizi in rete (energia, gas, acque, etc) non trova continuità nelle azioni concrete intraprese dall’Amministrazione al di fuori del Piano stesso.

In particolare, le perdite d’acqua dalle condotte comunali sono sempre più frequenti e copiose, vengono riparate con molta difficoltà e sicuramente in ritardo, con enorme spreco sia della materia prima e sia dei costi dell’energia necessari per il pompaggio e per il rilancio. Come già precisato più volte non sono mai state previste misure di risparmio e/o di efficientamento energetico.

Si precisa che sin dal mese di Novembre 2017 i sottoscritti consiglieri comunali a seguito delle richieste di istruttoria ai sensi dell’art. 243 – quater, comma 2, D.Lgs n. 267/2000 del Ministero degli Interni, abbiamo più volte sollecitato questa Amministrazione per dare seguito alle superiori richieste del Ministero , nonché, abbiamo richiesto apposito Consiglio comunale per avere chiarimenti sulla procedura di riequilibrio finanziaria presentata dalla Commissione Straordinaria nell’anno 2015 e sulle motivazioni che hanno portato questa Amministrazione a cambiare decisione nel giro di un mese, prevedendo prima, di rimodulare il P.R.F. presentato dai Commissari e poi di confermarlo.

Tutto questo a nostro parere dimostra chiaramente le difficoltà che ha questa Giunta Comunale nell’amministrare, mettendo in evidenza le proprie carenze nell’individuazione e nel proseguimento di strade nuove ed alternative al semplice aumento e/o mantenimento delle tasse, senza saper correggere i numeri.

Pertanto noi voteremo contro questo Piano di Riequilibrio perché non vogliamo imporre ai nostri concittadini altri 10 anni di tassazione al massimo. Noi voteremo contro perché non siamo convinti di tagliare i servizi a domanda individuale. Noi voteremo contro perché non vediamo proposte concrete atte a contenere le spese dell’ente. Noi voteremo contro perché nessuno ci ha dato delle risposte concrete che ci hanno dato convincimento che questo Piano di Riequilibrio è la soluzione giusta.