I carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina, collaborati da quelli dell’aliquota radiomobile della compagnia di Ragusa, hanno arrestato due tunisini per aver rapinato un loro connazionale.

Nella notte tra lunedì e martedì scorso, un 36enne tunisino si è presentato presso la guardia medica di Santa Croce. L’extracomunitario presentava evidenti contusioni in varie parti del corpo, alla testa e al naso talché i medici hanno deciso l’immediato trasporto al pronto soccorso di Ragusa. Raggiunto da una pattuglia radiomobile, la vittima ha riferito di essere stato picchiato e rapinato da due connazionali e che tali persone le conosceva.

Allertati immediatamente i militari di Santa Croce, questi si sono recati presso l’abitazione dei due tunisini, residenti in quel comune, entrambi braccianti agricoli, tra di essi cugini. Accompagnati in caserma, i due si sono giustificati affermando che uno di essi era stato aggredito e che poi congiuntamente avevano reagito.

I militari hanno deciso pertanto di sottoporre i due cugini  a fermo. I due tunisini fermati sono: Mohamed Jamazi, 25enne e Yosser Amor, 20enne, entrambi celibi, impiegati nell’agricoltura e già noti ai carabinieri di Santa Croce Camerina. Una volta segnalati, sono stati accompagnati al carcere di via Di Vittorio ove attenderanno l’interrogatorio del giudice che si svolgerà nei prossimi giorni.

Efficace e tempestiva è stata – come sempre – la risposta della Stazione dei Carabinieri di Santa Croce Camerina, quotidianamente impegnati nel combattere i crimini che, per l’altissimo numero di stranieri residenti, spesso sono commessi da cittadini extra-UE.

L’aggredito è stato ricoverato a Ragusa nel reparto di chirurgia,  con una prognosi iniziale di dieci giorni.