Il Commissariato di Polizia di Stato di Modica, ha intensificato i controlli sul territorio modicano e nei paesi limitrofi, in particolare modo ad Ispica. Qui la squadra investigativa del Commissariato, coordinata dal Dirigente Dr. Lorenzo Cariola, ha svolto specifici servizi di osservazione ed appostamento in particolare nei pressi di una abitazione del centro storico di Ispica in cui abita un pregiudicato con precedenti per spaccio di stupefacenti, più volte arrestato per tale motivo. La casa dell’uomo è apparsa agli agenti un vero e proprio bunker in quanto dotata di un sofisticato sistema di videosorveglianza.

L’abitazione risultava essere oggetto di un costante andirivieni di giovani; durante l’osservazione tutto ad un tratto il ventinovenne usciva di casa e i poliziotti lo fermavano per eseguire un controllo, nel corso del quale, l’uomo mostrava sin da subito dei segni di insofferenza e, pertanto, gli agenti decidevano di andare a perquisire l’abitazione.

La perquisizione ha dato esito positivo in quanto, in più punti della casa, sono stati rinvenuti e sequestrati stupefacenti, ossia 22 grammi di cocaina (in parte allo stato solido, in parte già confezionata in dosi per la vendita), 5 grammi di hashish e 6 di cannabinoidi già suddivisi in dosi.

Inoltre, chiaro segnale indicatore dell’attività di spaccio è stato il rinvenimento del materiale da taglio, ossia creatina in corposa quantità, il bilancino di precisione nonché 8700 euro in contanti, prevalentemente tagli da 50 e 20 euro, di cui l’uomo, disoccupato, non forniva alcuna valida giustificazione riguardo il possesso.

Durante la perquisizione sopraggiungeva la compagna del ventinovenne che è stata denunciata in stato di libertà atteso che parte dello stupefacente è stato rinvenuto nell’armadio di cui la stessa aveva la disponibilità.

Alla donna inoltre è stata sequestrata l’auto in quanto ne era alla guida senza patente ed elevata specifica sanzione amministrativa.

Dalla ricostruzione dei fatti operata dai poliziotti è emerso che la coppia aveva adibito la propria casa a centrale dello spaccio: i clienti, monitorati dalle telecamere, dopo un contatto veloce, lasciavano i soldi sul davanzale di una finestra ubicata al piano terra. In caso di assenza di controlli, ripassavano dopo qualche minuto per prelevare la dose pattuita, ricevuto ovviamente il segnale del ventinovenne ispicese.

L’arresto dell’ispicese è stato successivamente convalidato dalla competente Autorità Giudiziaria e, in ragione della gravità dei fatti, gli è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.