I carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile della Compagnia di Ragusa ieri hanno arrestato in flagranza tre giovanissimi ladri mentre rubavano un furgone presso un’azienda agricola di Santa Croce Camerina.

Poco prima delle tre di notte, è arrivata alla centrale operativa provinciale una telefonata al 112 che segnalava la presenza di soggetti sospetti che s’aggiravano lungo una strada periferica del centro camarinense probabilmente per commettere qualche furto o peggio ancora una rapina. Poco dopo lo stesso cittadino ha riferito che i tre stavano armeggiando sul finestrino di un grosso mezzo furgonato.

Subito un’autopattuglia ha raggiunto il luogo e non ha fatto nemmeno in tempo ad arrivare che ha visto tre soggetti armeggiare intorno al furgone. I militari si sono subito buttati sui tre, peraltro aiutati dall’onesto e impavido cittadino che aveva chiamato, per cercare di bloccarli ma questi, tanto per cambiare, hanno tentato la fuga. Uno è stato preso subito, gli altri due sono riusciti a dileguarsi nel buio della campagna.

È stata trovata anche una grossa forbice in tasca dell’arrestato, con la quale aveva cercato di rimuovere la guarnizione del finestrino lato guida. I due militari della pattuglia, chiuso il ragazzo in auto hanno chiamato rinforzi per cercare di stanare gli altri due fuggiti lungo i campi. Ma il cittadino aveva annotato la targa dell’auto con cui erano arrivati, intestata a un rumeno di Vittoria, ma notoriamente utilizzata da un suo connazionale già conosciuto dai carabinieri vittoriesi. Ed è proprio a Vittoria che i militari hanno beccato il secondo dei ladri, alla guida dell’auto ricercata.

Identificati i primi due, non è stato difficile avere il nome del terzo, che, non trovato in casa a Vittoria, era dalla fidanzata a Santa Croce dov’è stato anche lui ammanettato. I tre, tutti rumeni, sono Marius Crasmariu, 23enne, e Petre Rosu, 18enne, nullafacenti residenti a Vittoria e Andrei Papuc, 22enne operaio residente a Santa Croce Camerina. Sono ovviamente stati arrestati per furto aggravato in concorso. Due dei tre sono pure incensurati, mentre Marius Crasmariu era già stato arrestato una notte di marzo scorso dai militari dell’aliquota radiomobile della Compagnia Carabinieri di Vittoria su mandato di arresto europeo trasmesso dalla magistratura rumena in quanto condannato a più di un anno di reclusione per i reati di guida senza patente e false attestazioni sull’identità. Recidivo imperterrito sulla guida senza patente, il Crasmarius era pure senza assicurazione per il veicolo. Denuncia penale e sequestro del veicolo ai fini della confisca, oltre a una sanzione pecuniaria di quasi millesettecento euro.

Il problema dei furti in campagna, area della provincia già duramente provata dal calo dei consumi e dal caos nel mercato dei prodotti agricoli generato da frutta e verdura provenienti dall’estero, è stato gravemente sofferto negli ultimi mesi dagli agricoltori che avevano lanciato il loro appello alle Istituzioni. Appello raccolto dal Prefetto di Ragusa, dott. Annunziato Vardè, che aveva convocato al suo tavolo i vertici delle forze di polizia provinciali per studiare una strategia di contrasto. Strategia di contrasto interpretata dall’Arma dei Carabinieri al meglio, visto il numero assolutamente inaspettato di arresti in flagranza per furto in abitazioni, in aziende o di gasolio in flagranza operati dall’inizio dell’anno. E gli arresti in flagranza sono stati fatti perché il Comandante Provinciale dell’Arma Iblea, il Colonnello Salvatore Gagliano, ha chiesto ai suoi uomini d’incrementare la presenza notturna nelle aree più colpite, ovvero quelle rurali. Ed è così che solo per furto, dall’inizio dell’anno, sono state denunciate 27 persone, 16 in stato d’arresto e 11 in stato di libertà. I casi sono i più svariati, alcuni stavano rubando gasolio, altri cavi di rame (rame e gasolio sono i più apprezzati). Ma non mancano casi di furti di suppellettili, legname e veicoli.

Certo c’è da rendersi conto che prendere un ladro con le mani nella marmellata è come trovare un ago in un pagliaio, specie se consideriamo la vastità del territorio da pattugliare. Ma chi cerca trova, e “certe notti” qualcuno finisce in caserma ammanettato.