Gli uomini della Squadra Volante, della Questura di Ragusa hanno effettuato servizi straordinari di controllo del territorio denunciando due uomini. Ieri pomeriggio sono stati controllati 182 veicoli e relativi occupanti.

A seguito di detti controlli, C. G., cinquantenne ragusano è stato denunciato in stato di libertà per furto e A.M., cittadino rumeno residente a Ragusa, di anni 36, è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione e smaltimento abusivo di rifiuti.

Durante il controllo di un veicolo a Santa Croce Camerina a seguito dell’intensificazione dei servizi straordinari di prevenzione, il conducente (noto alle forze dell’ordine) che nella vita si occupa di raccolta di materiale ferroso, appariva agli operatori della Volante molto nervoso. Da un accurato controllo, debitamente occultato sotto a del materiale in ferro, è stato rinvenuto un ingente quantitativo di materiale per carpenteria ancora in ottimo stato, cosa che ha fatto sorgere il sospetto di una provenienza illecita. Gli uomini della Squadra Volanti, da accurate indagini sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti dalla quale si evinceva che, nella serata del 25 febbraio 2013 C. G., aveva asportato i citati oggetti da un deposito di un’impresa Edile, ubicato nelle campagne di Santa Croce Camerina. La mattina seguente, C.G., non avendo idonea licenza per vendere il materiale ferroso alle ditte autorizzate, aveva ceduto gli oggetti rubati a A.M. che invece era munito del prescritto titolo.

Subito dopo G.G. e A.M. stavano rivendendo gli oggetti provento di furto alla ditta di raccolta ignara della provenienza illecita. Il ricavo del materiale ferroso, ammontante a circa 400 euro, è stato poi suddiviso tra i due complici.

L’intervento degli agenti della Squadra Volanti è stato provvidenziale, in quanto ha permesso di recuperare tutti gli attrezzi rubati che ancora non erano stati distrutti dalla fonderia e di affidarli nuovamente al titolare dell’impresa edile che così non ha dovuto interrompere l’attività di carpenteria presso i cantieri ancora aperti.

Il danno procurato alla ditta edile se non fosse stata recuperata l’attrezzatura avrebbe raggiunto la cifra di 2000 euro circa.