Deposito3E’ stata sequestrata un’area di circa 2 mila metri quadrati e sono stati denunciati due ragusani, incensurati, che sono i titolari delle due attività abusive.

La Guardia di Finanza, impegnata da giorni nei servizi di vigilanza e controllo del territorio, ha eseguito il sequestro, su disposizione della procura iblea, di due capannoni industriali, a Ragusa: un’autodemolizione e un autolavaggio abusivi, in quanto privi delle prescritte autorizzazioni di smaltimento acque reflue e recupero rifiuti pericolosi.

Il primo blitz è stato effettuato in un’autodemolizione in c.da Monachella dove i militari hanno rinvenuto numerose carcasse di autovetture dismesse e parti meccaniche già smontate: motori, sportelli, filtri, ammortizzatori, parti elettriche, catalizzatori, marmitte, fari, radiatori, centraline, motorini di avviamento, cavi elettrici, paraurti, parafanghi, vetri, parabrezza. I pezzi, secondo gli accertamenti, erano perfettamente puliti e in buone condizioni. Le fiamme gialle hanno appurato che il titolare dell’autodemolizione collaborava con il proprietario di un autolavaggio in c.da san Luigi dove è stato esteso il controllo.

Nell’area di circa 600 mq sono stati trovati macchinari industriali per il lavaggio di mezzi pesanti. Il capannone è risultato anche privo dell’idoneo impianto di smaltimento delle acque nere e di relativo collegamento alla rete fognaria.

Entrambe le strutture sono risultate sprovviste delle prescritte autorizzazioni.

I proprietari delle aree sequestrate sono stati denunciati per gestione abusiva di impianto di recupero, rottamazione e demolizione di autoveicoli e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. L’operazione di servizio si inquadra nell’ambito della più complessa attività di controllo del territorio finalizzato alla tutela e salvaguardia dell’ambiente. I due ragusani, per tornare in possesso delle loro attività, devono bonificare l’area, chiedere le autorizzazioni per conformarsi al rispetto delle norme ambientali.

Viviana Sammito