Andrea Stival
Andrea Stival

Gli investigatori stanno setacciando il telefono di Andrea Stival utilizzato prima e dopo la morte del nipote Lorys.

Intanto è stata rigettata l’istanza di confronto richiesta da Veronica Panarello con il suocero, Andrea Stival.

Le indagini sulla posizione di Andrea Stival, nonno di Lorys chiamato in correità dalla nuora Veronica Panarello imputata per l’omicidio e l’occultamento del cadavere del figlio, stanno proseguendo con l’esame del contenuto di un telefono cellulare. L’unico che non è ancora stato consegnato all’indagato: un dispositivo che, secondo la procura, potrebbe contenere degli elementi determinanti al fine di risolvere il caso della chiamata in correità. Determinante perché Stival ha utilizzato quel cellulare prima e dopo la morte del nipote. Il display del telefono, un Samsung S3, era andato in frantumi e il nonno di Lorys ne aveva comprato un altro ma utilizzando la stessa scheda e quindi un unico numero. Un dispositivo che però non era mai stato sottoposto alle indagini. Era stato consegnato pochi mesi fa, subito dopo l’apertura del fascicolo delle notizie reato, da parte di Francesco Biazzo, legale di Stival. La polizia postale di Catania sta estrapolando video, foto, messaggi e tutto il materiale che sarà utile alle indagini per verificare la posizione di Andrea Stival. La notifica dell’esecuzione dell’atto irripetibile è stata inviata ai legali. L’atto è stato effettuato tra il 19 maggio e il 20 maggio scorsi.

Il nonno di Lorys e la compagna, Andreina Fiorilla, avevano già consegnato i due Samsung S6, che sono già stati setacciati e riconsegnati.

Amarezza è stata la reazione di Veronica Panarello alla notizia che la procura ha rigettato l’istanza di confronto presentata da Francesco Villardita, legale di Veronica Panarello, tra l’imputata e il suocero presunto amante, Andrea Stival. La procura non lo ha ritenuto utile. Scettico sull’efficacia del confronto ai fini investigativi è stato anche il legale del nonno di Lorys, Francesco Biazzo. Non rilevante anche alla luce degli esiti delle investigazioni. Villardita ripone piena fiducia circa l’acquisizione di nuovi elementi di prova che potrebbero cambiare le sorti della sua assistita: insieme con i periti sta riguardando le immagini delle telecamere di video sorveglianza per dimostrare che Stival era in auto con la Panarello la mattina dell’omicidio.

Gli esiti delle perizie, quella della risonanza magnetica, sulla capacità genitoriale e della perizia psichiatrica, saranno depositati entro il 5 giugno.

Nessuna notizia ufficiale sull’orientamento dei periti ma l’ipotesi più accreditata è quella che ha sempre sostenuto la procura e poi il Tribunale del Riesame: la Panarello è una lucida assassina. Ma il contrario dovrà dimostrarlo il legale il 20 giugno, data fissata per l’inizio del processo del rito abbreviato condizionato.

Viviana Sammito