veronica panarelloVeronica Panarello, detenuta con l’accusa di avere ucciso il figlio Loris Stival, a Santa Croce Camerina il 29 novembre scorso, ha accusato un malore mentre si trovava in cella.

La donna è stata ricoverata nell’ospedale di Agrigento.

Veronica Panarello è stata soccorsa dagli agenti di custodia. Disposto il ricovero precauzionale.

AGGIORNAMENTO NEWS ORE 8:30 DEL 02/03/2015

a cura di Viviana Sammito

E’ svenuta in cella d’isolamento ad Agrigento, Veronica Panarello, la donna accusata di avere ucciso il figlio Andrea Loris Stival, lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina.  La ventisettenne ha sbattuto la testa contro la porta mentre stava andando in bagno. E’ stato disposto, in via precauzionale, durante la notte tra sabato e domenica il trasporto in ospedale dopo essere stata visitata nell’infermeria del penitenziario. Sono state effettuate analisi e tac e non sarebbe emerso nulla di preoccupante, come ha confermato il suo legale Francesco Villardita.

La donna aveva già accusato un malore la settimana scorsa, quando aveva deciso di non alimentarsi, tant’è che i medici del carcere erano stati costretti a farle alcune flebo. Poi la Panarello ha cominciato a nutrirsi, come ha confermato il suo legale, perché  vuole continuare a proclamare la sua innocenza. A Villardita è stato consentito un colloquio straordinario con la donna nel reparto detentivo dell’ospedale di Agrigento. La Panarello ha continuato a chiedere del figlio più piccolo, aggiungendo che vuole incontrarlo a tutti i costi, altrimenti muore, ha raccontato il penalista.

Sul fronte delle indagini non c’è alcuna novità dalla Cassazione e non è stata ancora fissata l’udienza per l’incidente probatorio. E’ probabile che  sarà eseguito a metà marzo ed è stato chiesto dalla Procura di Ragusa in merito alle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza. Le uniche ufficiali fonti di prova, acquisite dall’accusa, che hanno incastrato la mamma di Andrea Loris.  Veronica Panarello ha continuato ad urlare la sua innocenza. “Non teme alcunché: analisi dell’autovettura, analisi delle forbici, analisi della cintura. Non teme alcunché”, ha detto il suo legale.   “Veronica Panarello sotto il profilo processuale è sempre più determinata ad andare avanti nel ribadire la sua innocenza”.