uovaOltre 20mila uova sequestrate e tolte dal commercio perché ritenute sospette, sigilli ad un deposito e un furgone e cinque indagati.

C’è ancora massimo riserbo sull’operazione contro le frode alimentari scattata nelle scorse ore a Caltanissetta da parte dalla sezione giudiziaria del Nucleo Ambiente e Sanità della Procura di Caltanissetta in collaborazione con i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni di Ragusa, che venerdì hanno notificato un avviso di garanzia a tre nisseni e due persone di Modica, accusati a vario titolo di adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive e di frodi contro le industrie nazionali.

Le decine di migliaia di uova erano stipate in un magazzino alla periferia del capoluogo nisseno e sono state sequestrate per verificare la provenienza e soprattutto se presentano alterazioni nella data di scadenza. Secondo l’inchiesta ancora nella fase embrionale scattata alcuni mesi fa da parte degli investigatori del Nucleo Ambientale di Caltanissetta, i tre nisseni avrebbero lavorato come consegnatari per conto dei due modicani e dell’azienda di distribuzione di uova. Ma vi sarebbe stata qualche irregolarità, secondo gli inquirenti, nel procedimento di conservazione prima e commercializzazione così come la Procura ritiene dubbiosa la genuinità dell’ingente partita di uova che ora dovrà essere sottoposta ad esami sanitari.

E dall’esito dei test di laboratorio che si attende la svolta ad un’indagine in piena evoluzione e che potrebbe estendersi in altre aree della Sicilia.