polizia 2Si denudava davanti ad una scuola e dopo varie segnalazioni la polizia lo ha inchiodato. L’uomo stazionava particolare riguardo alla zona del quartiere Sorda ove insistono numerose scuole secondarie e medie frequentate da minori di 18 anni. Alcune studentesse, con coraggio e senza vergogna, avevano confidato ai loro professori di essere state molestate sessualmente da un giovane il quale restando seduto a bordo della propria autovettura, dopo avere attratto, in varie circostanze, l’attenzione delle giovani donne e dopo averle seguite, si masturbava innanzi a loro.

Tali notizie, adeguatamente vagliate dai professori e dai genitori delle minori coinvolte, venivano riferite immediatamente al personale in servizio al Commissariato di Modica, che dopo aver acquisito ulteriori dettagli sul modus operandi del soggetto, sulle sue caratteristiche fisico somatiche, nonché sulla tipologia dell’autovettura a lui in uso, nel volgere di pochissime ore riusciva a dare un’identità certa al “molestatore”.

Questi, identificato e condotto presso gli Uffici del Commissariato, veniva messo di fronte alle proprie responsabilità, ammettendo i fatti a lui contestati.
La Polizia di Stato ha, quindi, denunciato in stato di libertà, il modicano M.C. di 27 anni.

Ovviamente, i fatti di cui si era reso protagonista, oltre a ledere la serenità delle giovani studentesse molestate, ha allarmato l’interra collettività a tutela della quale è giunta tempestiva la risposta della Polizia di Stato che ha concluso favorevolmente le indagini anche grazie alla collaborazione dei cittadini.

Proprio in relazione a tale fatto delittuoso e all’esito positivo dell’indagine che portava all’identificazione dell’autore del fatto, il Preside della scuola Verga ha voluto invitare il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Modica nell’aula magna della scuola, ove si è parlato ai giovani, invitandoli a richiedere sempre e comunque l’ausilio della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine, che particolare attenzione prestano nei compiti istituzionali cui sono demandati soprattutto quando le vittime di reato sono i minorenni.

Inoltre, è stata evidenziata agli studenti la necessità di evitare gli sconosciuti su internet, ribadendo che le insidie che si manifestano nel mondo reale come in quello virtuale, debbono essere monitorate in famiglia dagli occhi vigili dai genitori per essere poi riferite immediatamente alle Forze dell’ordine.

A conclusione dell’incontro, per ricordare l’importanza della denuncia, sono stati proiettati in aula due video ideati dalla Polizia di Stato, da anni impegnata in prima linea nella lotta ai reati commessi on-line.