In attesa dei risultati delle tante conferenze stampa e dei mega convegni organizzati sull’incerto futuro dell’aeroporto di Comiso, la Intermed srl, un operatore turistico di Ragusa, in collaborazione con la Travel Malta, ha deciso di investire su quella infrastruttura dando vita ad una mini serie di “test flight” utili a valutare la capacità dell’aeroporto ibleo di generare traffico da e per alcune destinazioni vicine.

Il 21 giugno prossimo dunque verrà effettuato il primo volo sulla tratta Malta Comiso Malta con un aeromobile a turbo elica da 50 posti; questo volo, della durata di circa 20 minuti, verrà ripetuto poi la domenica successiva, il 23 giugno, in modo da offrire ai passeggeri la possibilità di trascorrere il fine settimana a Malta o in Sicilia.

I pacchetti turistici, messi in vendita per questa occasione, variano in base ai servizi e agli hotel prescelti, sia a Ragusa che sull’Isola dei Cavalieri, mentre il costo del solo biglietto aereo, che può essere acquistato presso numerose agenzie di viaggi siciliane, per volo inaugurale del 21 giugno, è fissato in 150 euro andata e ritorno comprese le tasse aeroportuali. Nel progetto degli operatori c’è pure l’intenzione di effettuare una rotazione, con partenza da Comiso, di almeno 3 voli la settimana, per tutta l’estate, oltre a collegamenti con le isole Pelagie e con alcuni aeroporti del nord Africa, senza dimenticare che da Malta si può proseguire per molte destinazioni in Europa e nei paesi mediorientali. Si calcola che, appena il collegamento si trasformerà in volo di linea schedulato, il prezzo del Comiso Malta e ritorno sarà di poco superiore ai cento euro. Esperienze del genere, nonostante la grave crisi economica generale, rappresentano una prima vera risposta allo stallo amministrativo che sembra si stia verificando sulla sorte dell’aeroporto di Comiso e servono a far capire che solo attraverso investimenti, mirati e motivati, da parte dei privati può essere incrementato il traffico turistico da e per la provincia di Ragusa. Lo sviluppo dei collegamenti aerei, infatti, richiede, spesso, delle forti incentivazioni a favore delle grandi compagnie che non hanno nessuna voglia di rischiare in proprio: secondo i vertici della Sac, la società di gestione dello scalo catanese, citando i casi di Forlì e Rimini, in difficoltà nonostante le eccellenti capacità ricettive dei loro territori, nessun aeroporto con meno di un milione di passeggeri può vivere in autosufficienza, ma l’aeroporto di Comiso, dopo 9 anni d’attesa, non deve essere condannato a morire subito dopo l’inaugurazione.

Occorre crederci davvero e non a parole come è stato fatto fino ad ora.