A Pozzallo è arrivato stamattina il leader dell’Idv Antonio Di Pietro. Accompagnato dai candidati alle prossime elezioni regionali Pino Asta e Giovanni Iacono, Di Pietro ha avuto modo di ascoltare i problemi e le richieste della gente di Pozzallo. Marineria, sviluppo, turismo ma anche finanziamento pubblico ai partiti, riduzione della “Casta” al Parlamento e all’Ars, meno privilegi per i politici, fra i temi che più hanno interessato l’ex magistrato di “Mani Pulite”. Per tutti una risposta, una fotografia. I cittadini pozzallesi hanno appezzato la cortesìa e la gentilezza del leader di Italia dei Valori.

Molti hanno incalzato Di Pietro sui recenti fatti che hanno legato il mondo della politica a quello dello scandalo dei finianziamenti pubblici. “I contadini – ha detto Di Pietro ad un folto gruppo che lo ha accerchiato – sanno che nel cesto ci può anche finire la mela marcia, sta nella responsabilità di chi dirige una partito capire che quella mela marcia deve essere tolta. Italia dei Valori si è preposta questa scelta come la scelta cardine per continuare a guardare in faccia i nostri elettori. Perché sappiamo bene – ha continuato Di Pietro – che finanziano solo se hanno qualcosa in cambio. Neanche sotto il governo Berlusconi si era verificata una tale invasione di lobbisti all’interno del Parlamento. Si tratta di persone che per mestiere stanno dentro al Parlamento, dietro le porte delle Commissioni con i bigliettini, per dire ai parlamentari come devono fare questo emendamento o questa legge, in modo che le singole corporazioni e i poteri forti restino sempre al loro posto”.

Una parola per i tanti marittimi che soffrono “l’invasione” di manovalanza estera, relegando tanti lavoratori del mare a stare a casa disoccupati. “Mi occuperò anche di questo in Parlamento, sempre se non sciolgono le Camere anticipatamente – ha concluso – ben sapendo quali difficoltà incontra chi deve portare il pane a casa e sapere anche enormi disagi sta vivendo la marineria italiana”.

Infine, parole di elogio per la Giovanna Marano, candidata alla presidenza della regione Sicilia. “La candidatura di Giovanna Marano alla Presidenza della Regione Sicilia – ha detto Di Pietro – rappresenta un segno di discontinuità con il vecchio modo di fare politica. L’arrivo di una donna di valore, onesta e con un’esperienza significativa, a difesa del mondo del lavoro, è un segnale di speranza. La candidatura di Giovanna fa comprendere come l’alleanza che si è creata in Sicilia, di cui l’Italia dei Valori è parte integrante, rappresenti la migliore risposta a chi oggi vuole allontanare le persone perbene dal voto, a quei cittadini che vogliono partecipare e chiedono il rinnovamento della classe dirigente e del modo di fare politica. Per questo, rivolgiamo a Giovanna Marano i nostri migliori auguri, la totale vicinanza del partito e il pieno sostegno per una campagna elettorale che sarà entusiasmante”.

Soddisfatto della giornata Pino Asta. “Pozzallo – ha detto il candidato alle regionali – ha risposto come meglio non potevo credere. I cittadini sono entusiasti della vicinanza delle Istituzioni, ritenute troppo lontane da chi lotta quotidianamente affinchè questo territorio finalmente possa intravedere uno spiraglio di luce. Sviluppo e occupazione non devono essere appannaggio dei “soliti noti” ma si devono creare quelle condizioni per uno sviluppo reale. Mi rivolgo a tutti gli elettori. Se volete il cambiamento, è giusto cambiare radicalmente il passo. Un voto “giovane” è un voto allo sviluppo per i nostri figli. I politici “mangioni” lasciamoli tutti a casa. Per loro, il tempo è finito. Non venite a lamentarvi se, fra sette giorni, andrete a votare chi ha distrutto questo nostro paese. Ho comunque sensazioni “positive”. Spero che si possa cambiare pagina, in maniera netta”.

Nel corso della mattinata, a Ragusa, Giovanni Iacono ha presentato i candidati alla Regione per Italia dei Valori, in provincia di Ragusa, in un comizio molto seguito. “Tutta gente onesta, i nostri candidati – ha detto – Gli “altri” candidano gente dalla dubbia moralità. Noi siamo diversi anche in questo”.