Nonostante l’Italia mostri un consistente ritardo rispetto al resto d’Europa nell’area della digitalizzazione, ancora più preoccupante è il digital divide tra Nord e Sud. Le differenze all’interno del nostro Paese sono notevoli e riguardano sia le infrastrutture per la connettività che le conoscenze informatiche dei cittadini. 

Il DESI (Digital Economy and Society Index) regionale 2020 ha evidenziato il gap tra Nord e Sud, con la Lombardia prima e la Calabria ultima in campo digitale. Anche le regioni italiane con punteggio più alto sono comunque ancora indietro rispetto al resto d’Europa. Vediamo la situazione più nel dettaglio.

La situazione in Italia: indietro rispetto alla UE

Secondo il DESI 2020, misurato sui dati relativi al 2019, l’Italia è tra i fanalini di coda in Europa per quanto riguarda la digitalizzazione. Se prendiamo poi in considerazione le competenze digitali dei cittadini in Bel Paese è all’ultimo posto, ben lontano dalla media europea. Soltanto il 42% degli italiani ha infatti competenze digitali di base, mentre la media europea raggiunge il 58%.

Certamente l’interesse per la formazione in ambito informatico è in crescita, anche grazie a enti privati come aulab che offrono corsi intensivi e permettono di studiare sviluppo web in pochi mesi, preparandosi così a professioni molto richieste come quella del programmatore web.

Ciononostante c’è ancora molto da fare perché la digitalizzazione in Italia raggiunga i livelli europei, permettendo così al Paese di modernizzarsi in questo senso. Se da un lato i servizi digitali della Pubblica Amministrazione dovrebbero incoraggiare i cittadini ad apprendere nuove competenze, dall’altro troppi siti di PA locali hanno gravi carenze in cybersecurity.

Misurare la differenza tra regioni italiane

Oltre ai dati per misurare la differenza tra gli Stati membri dell’Unione Europea, è importante valutare il divario interno al Paese per agire efficacemente dove ce n’è più bisogno. Soprattutto in presenza di gap considerevoli tra diverse aree d’Italia, sapere dove indirizzare le risorse può contribuire a un progresso più rapido.

Come già accennato, la regione migliore sul digitale in Italia è la Lombardia, con un punteggio di 72 su 100, mentre la Calabria è ultima con un punteggio di 18,8. Tra le regioni che fanno meglio rispetto alla media nazionale otto su undici sono al Nord. Le ultime classificate sono invece tutte regioni del Sud.

Come per la differenza tra Italia ed Europa, anche per quanto riguarda il gap tra regioni il divario maggiore si registra nell’area del capitale umano.

Il divario tra Nord e Sud per infrastrutture e capitale umano

Per quanto riguarda la connettività a internet si ha un quadro abbastanza disomogeneo che vede Lazio e Campania in testa, e Molise e Calabria come fanalini di coda. In otto regioni, tutte al centro-sud, meno del 20% delle abitazioni sono connesse a banda larga veloce.

Dando uno sguardo alle competenze digitali degli italiani, Lombardia e provincia autonoma di Trento fanno meglio delle altre aree, con punteggi rispettivamente di 83,1 e 82 su 100. In particolare, la Lombardia si distingue per la percentuale di cittadini con competenze digitali che superano il livello base. Tuttavia, con una quota del 24,5%, ancora non ci si avvicina alla media europea del 33%. 

Le regioni che mostrano risultati più sconfortanti sulle competenze digitali sono la Sicilia, dove solo il 29,1% dei cittadini ha conoscenze di base, la Calabria, dove le donne che lavorano nei settori tech e IT sono quasi inesistenti, oltre a Puglia e Campania.

È bene puntualizzare che questi risultati provengono da dati pre-pandemia e nell’ultimo anno ci sono stati di certo cambiamenti importanti riguardo al digitale. Il rapporto DESI regionale mostra comunque un’Italia spaccata in due dal punto di vista della digitalizzazione. Resta da vedere se i dati raccolti nel 2020, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, mostreranno un appianamento o un inasprimento di questo gap, oppure un quadro sostanzialmente invariato.