A partire da mercoledì 3 giugno saranno consentiti gli spostamenti tra regioni.  A darne notizia ieri è stato il ministro della Salute Roberto Speranza: “Il Decreto legge vigente prevede dal 3 giugno spostamenti infraregionali. Allo stato attuale non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l’andamento della curva”.

La mascherina resterà obbligatoria nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto.

Dovremo continuare a mantenere la distanza di sicurezza di un metro. Quindi vietati baci, abbracci, strette di mano.

La bella stagione porterà più persone a uscire la sera, ma resta in piedi il divieto di assembramenti quindi la movida,  regolamentata anche da ordinanze locali, avrà le sue prescrizioni: consumazione solo ai tavoli ed entro una certa ora.

Restare a casa per chi ha un’infezione respiratoria o febbre con temperatura superiore ai 37,5 gradi. Obbligo di restare in casa, ovviamente, per chi è in quarantena.

Divieto di assembramento in strada,  cortei e manifestazioni si potranno svolgere solo a distanza di sicurezza e con mascherina.

Dal 3 giugno non sarà più obbligatoria l’autocertificazione, neanche per gli spostamenti tra una regione e l’altra. Ci si potrà spostare senza più addurre motivi di estrema urgenza, salute, esigenze lavorative e visite ai congiunti. La mobilità torna un diritto. Via libera dunque alle vacanze.Cade l’obbligo di quarantena di 14 giorni per chi proviene dai Paesi dell’area Schengen e dalla Gran Bretagna.

Il prossimo step arriverà il 15 giugno. Da quella data partiranno i centri estivi per i bambini nonché i cinema e i teatri, mantenendo però il rispetto della distanza di almeno un metro sia per il personale sia per gli spettatori. Ci saranno anche dei limiti assoluti: massimo 1.000 spettatori per gli spettacoli all’aperto e massimo 200 per quelli al chiuso (per ogni singola sala).