La scorsa notte i militari della Stazione Carabinieri di Acate hanno arrestato Gheorghe Cucu, rumeno di 35 anni, domiciliato ad Acate. E’ ritenuto responsabile di aver colpito, la sera precedente a Marina di Acate, utilizzando un’arma bianca tipo artigianale composta da un tubo di ferro di oltre un metro con all’estremità una lama ricurva lunga 20 centimetri e larga tre, un proprio connazionale di 45 anni, residente in Contrada Macconi, attingendolo nella regione addominale quadrante superiore destro.

A seguito del fatto, la vittima era stata trasportata presso l’Ospedale Civile di Vittoria, dove, dopo gli accertamenti diagnostici nel corso dei quali i sanitari evidenziavano anche una lacerazione epatica, è stato sottoposto a delicato intervento chirurgico. Ora è in prognosi riservata.

Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Acate, avviate tempestivamente dopo il primo intervento effettuato congiuntamente ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile, a seguito di una chiamata pervenuta presso la Centrale Operativa 112, permettevano di appurare che, nel giorno dei festeggiamenti della Pasqua ortodossa, una famiglia rumena si era recata presso l’abitazione di amici, attigua a quella dell’arrestato e della convivente, e ivi giunti il marito era stato colpito dal Cucu con la citata arma da taglio all’altezza dell’addome, provocandogli una vasta ferita e la perdita di molto sangue. In un primo momento l’arma del delitto non era stata rinvenuta, ma a seguito di un sopralluogo più dettagliato veniva trovata all’esterno dell’abitazione dell’arrestato.

E’ in corso la precisa ricostruzione dei fatti mediante l’escussione dei testimoni e non si esclude che possa essersi trattato di una reazione ad una prima aggressione fisica o verbale subita dal Cucu da parte dei suoi connazionali.

Intanto l’autore del reato, a seguito dei citati fatti, è stato condotto presso la Caserma di Acate, da dove al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria Iblea, davanti la quale dovrà rispondere del reato di tentato omicidio.