Un confronto con i Commissari per la verifica della Programmazione Triennale del Fabbisogno del Personale, che preceda in ogni caso l’emanazione dei bandi per la copertura dei posti in dotazione organica, attraverso concorsi esterni, anche se riservati in quota agli interni, ritenendo prioritario il ricorso ai concorsi interni previsti dalla legge Madia art.22 c.15 D.Lgs.75/2017 è quanto richiesto dai dirigenti sindacali aziendali del Comune di Vittoria, Gaetano Bagnato, Nunzio Fernandez, Margherita Giallongo, Giovanni Purrometo, Giovanni Raniolo,  Giuseppa Ravalli – Giuseppe Salerno, Armando Scirè.

In una nota inviata ai Commissari dell’Ente, al dirigente degli affari generali e risorse umane, al dirigente del settore programmazione comunitaria, sviluppo economico e partecipate e al segretario generale dell’Ente si fa riferimento al fatto che il personale dipendente dell’Ente in questi giorni rischia di perdere un’importante occasione, difficilmente ripetibile.

“Questo dubbio sovviene, si legge nella nota, in quanto non sembrerebbe, stante all’attuale programmazione triennale del Personale, che siano state avviate correttamente le procedure che garantirebbero le opportunità previste dalla Legge Madia, per le selezioni interne del Personale.




Non possiamo indugiare, rispetto al dubbio condiviso, manifestato dal personale dipendente dell’Ente, che reclama adeguata attenzione rispetto ad un provvedimento che garantirebbe un minimo ristoro alle aspettative di quanti in questi anni, con spirito abnegazione, impegno e professionalità hanno garantito e continuano a garantire, in modo prevalente l’espletamento di importanti servizi, che prevedono prestazioni non sempre riferibili alla categoria di appartenenza, bensì a categorie superiori.

Non possiamo che ribadire il nostro dissenso sulle procedure di reclutamento adottate dall’Ente, come ad esempio la scelta di utilizzare le graduatorie di Enti esterni, in surroga alla mobilità, sebbene  la norma preveda questa possibilità, ma non l’obbligo, riteniamo poco trasparente questa procedura, per possibili speculazioni, che potrebbero rispondere più all’esigenza di aggirare l’istituto della mobilità, attraverso l’utilizzo di graduatorie mirate, piuttosto che all’esigenza di velocizzare la procedura di reclutamento.

Sosteniamo piuttosto, la necessità di un approccio solidale, più responsabile, verso le procedure di reclutamento del Personale, più incline alla valorizzazione dell’esperienza acquisita dal Personale interno, ancor più, se nel tempo ha operato proficuamente a prescindere dalla categoria di appartenenza e che attraverso la Progressione Verticale recupererebbe dignità e ruolo nell’ambito del rapporto di lavoro con l’Ente.

Sebbene l’istituto delle Progressioni verticali sia stato definitivamente abolito dalla riforma Brunetta, che ha di fatto impedito la possibilità di riservare non oltre il 50% delle assunzioni programmate ai dipendenti di ciascun ente, finalizzata alle progressioni di carriera, attraverso un sistema di promozione sul campo poco selettivo.

Risulta evidente, che l’esigenza di ristorare la professionalità e l’impegno del Personale dipendente merita un intervento applicativo, rappresentato oggi dalla legge Madia L.75/2017, tale norma, sebbene non obbligatoria, ma facoltativa, se applicata, apre nuovi spazi alla progressione verticale, non mediante riserva di posti in concorsi pubblici, ma attraverso concorsi interamente riservati come nel vecchio regime normativo.

Le nuove progressioni in atto sono consentite, esclusivamente, per il triennio 2018-2020, allo scopo di valorizzare le professionalità interne. Le amministrazioni possono dunque indire procedure selettive riservate ai dipendenti interni. Pur esistendo dei limiti, quale ad esempio il divieto di superamento del numero di posti per le procedure selettive riservate «non può superare il 20% di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per la relativa area o categoria», vale la pena considerare l’ipotesi di attivare nel nostro Ente l‘istituto delle progressioni verticale, prima ancora dell’emissione dei bandi di selezione esterna del Personale.

Pensiamo, conclude la nota ei dirigenti sindacali della FP CGIL del Comune di Vittoria, che la nostra richiesta, meriti un immediato riscontro, atteso che nel nostro ente sono presenti diversi dipendenti che hanno acquisito professionalità e competenze e possiedono i titoli culturali adeguati, che attendono da anni una possibilità di riscatto, che oggi può essere garantita dall’avvio delle procedure delle Progressioni Verticali.”