PEPI Gaetano cl. 46<<Ci indichi in quale città o ancora meglio a quale distanza da Vittoria sarebbe opportuno trovare un’abitazione per i medesimi ove poter stare agli arresti domiciliare>>. E’ la nuova richiesta che l’avvocato della famiglia Pepi, Giuseppe Lipera, ha già inviato ieri sera al Giudice per le Indagini preliminari presso il tribunale di Ragusa, Giampiccolo,  per  “tirare fuori” dalla cella del carcere di c.da Pendente i fratelli Antonino, Alessandro e Marco e il padre Gaetano Pepi, da 8 mesi in carcere perché accusati di avere ucciso l’agricoltore vittoriese di 64 anni, Giuseppe Dezio il 2 febbraio scorso a Vittoria.

Considerato che il Gip ha rigettato tutte le istanze di scarcerazione o della misura cautelare alternativa alla restrizione in carcere, l’indefesso legale catanese ha presentato un’altra istanza. Ha chiesto al giudice di individuare un luogo dove i Pepi possono rimanere agli arresti domiciliari.

La precisa e circostanziata istanza segue il diniego alla concessione degli arresti domiciliari perché, secondo il giudice, i quattro rimarrebbero ristretti troppo vicini alla città di Vittoria, dove si è consumato il delitto e dove vive la famiglia di Dezio, con la quale, secondo la procura, potrebbero crearsi nuovi dissidi. Intanto a giorni è attesa la sentenza del tribunale della Libertà: pochi giorni fa l’udienza è stata rinviata perché il giudice si è riservato di decidere.

Viviana Sammito