La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria–ha tratto in arresto tre albanesi:  PRIFTI Pandeli, 39 anni, NDREU Luzim, 41 anni e RAPUSHI Kujtim, 36 anni (tutti pregiudicati), per detenzione di 50 kg di hashish e quasi 1 kg di cocaina, reato aggravato dall’ingente quantità.

Gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa ed i poliziotti del Commissariato di Vittoria da giorni erano al corrente che in una campagna di Vittoria vi era della droga nascosta.

Gli investigatori hanno effettuato diversi controlli e ieri sono riusciti ad individuare il casolare. Dopo una lunga attività di osservazione del casolare, i poliziotti notavano dei soggetti che sembravano controllare che non arrivasse nessuno; uno di loro, a bordo di un’auto, effettuava dei giri di perlustrazione. Il fare insolito dei tre faceva scattare il blitz nel casolare. Unitamente alle Unità dei Cinofili giunti dalla Questura di Catania, gli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria rivenivano la cocaina all’interno del casolare nascosta nei posti più disparati. I cani, durante la perlustrazione anche degli spazi esterni vicini al casolare, fiutavano la presenza di droga all’interno di un veicolo lì parcheggiato. All’interno della macchina vi erano quasi 50 kg di droga suddivisa in panetti di hashish. Forse per una questione di marketing gli spacciatori avevano fatto stampare una foglia di marijuana su ogni panetto.

Uno dei tre albanesi era destinatario di un mandato di cattura pertanto i poliziotti hanno notificato anche questo provvedimento a suo carico. L’uomo circolava con una carta d’identità greca falsa così da eludere eventuali controlli.

I tre albanesi sono tutti pregiudicati per reati in materia di droga o contro il patrimonio e sono stati condotti in carcere al termine della lunga attività di Polizia.

“La Polizia di Stato di Ragusa continua l’attività di repressione del traffico di sostanze stupefacenti assestando un altro duro colpo alle organizzazioni criminali che perdono il profitto dell’attività illecita da loro commessa ai danni dei giovani assuntori”.