GIURDANELLA Marco cl. 80Prosegue l’azione di prevenzione e contrasto dei reati da parte dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria che sono stati impegnati in controlli a tappeto nei confronti di tutte le persone socialmente pericolose, sottoposte a misure di prevenzione e a misure di sicurezza. L’attività, che si inquadra nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio predisposti dal Comandante Provinciale di Ragusa, ha permesso ai militari di sorprendere, nel tardo pomeriggio di ieri, un sorvegliato speciale che si trovava alla guida della propria autovettura senza patente di guida: per Giurdanella Marco, 34enne pregiudicato vittoriese, sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, sono scattate così le manette.

L’uomo, tratto in arresto in base a quanto previsto dal decreto legislativo nr. 159 del 2011, il cosiddetto “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”, ovverosia per aver violato gli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale che gli imponevano di restare in determinati orari nel territorio del comune di Vittoria, e nello specifico nella propria abitazione, e, per di più, pizzicato alla guida senza patente, è stato condotto presso la caserma di via Garibaldi da dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, dott. ssa La Placa, per i provvedimenti di competenza. L’uomo era già stato arrestato lo scorso aprile, sempre dai Carabinieri di Vittoria, quando aveva violato per ben 7 volte in 7 giorni le prescrizioni impostegli dalla misura di prevenzione cui era sottoposto.

Sono tuttora in corso accertamenti da parte degli inquirenti per capire le ragioni per le quali il pregiudicato non si trovava presso il proprio domicilio a quell’ora della giornata: i Carabinieri, tra i compiti istituzionali, hanno anche quello di verificare quotidianamente che i soggetti destinatari di misure di prevenzione, ovvero a cui sono state concesse misure alternative alla detenzione carceraria, rispettino gli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria.