Caso Loris, il processo. La Procura: omicidio premeditato. Villardita: manca il movente

A due ore dall’inizio dell’udienza preliminare, per la richiesta di rinvio a giudizio di Veronica Panarello, si è ritirato in camera di consiglio il Gup del tribunale di Ragusa, Andrea Reale, per decidere se accogliere la richiesta di perizia psichiatrica avanzata dall’avvocato della difesa, Francesco Villardita. Sta seguendo il tutto per noi Viviana Sammito.

Solo la perizia psichiatrica. La procura ha anche contestato l’aggravante della premeditazione. Non ha finora reso dichiarazioni spontanee la Panarello. Ha parlato in aula solo il suo legale.  Al tribunale é anche arrivata Antonella Stival, Zia di Davide. Lei non si è costituita parte civile, in quanto ha sempre sostenuto l’innocenza della nipote. Davide Stival e il suo avvocato sono in aula

Ore 9:30. Rigettata la perizia psichiatrica. Il Gup non ha accolto l’istanza del legale, Francesco Villardita al quale non rimane altro che chiedere il rito per celebrare il processo. L’avvocato ha anche depositato delle osservazioni sulla consulenza medico-legale.

Ore 9:45 Il gup, Andrea Reale, ha accolto la richiesta del legale, Francesco Villardita,  del rito abbreviato condizionato dalla perizia psichiatrica.

AGGIORNAMENTO NEWS ORE 15

a cura di Viviana Sammito

Ore 9, tribunale di Ragusa. Udienza preliminare  per la richiesta di rinvio a giudizio di Veronica Panarello, accusata di omicidio aggravato e occultamento del cadavere del figlio Loris Stival, il 29 novembre 2014, a Santa Croce Camerina.

Alle 8.45 arriva il padre della vittima, Davide Stival, alle 9, la moglie imputata.

Il legale della difesa, Francesco Villardita, inizia a parlare in aula, deposita alcune osservazioni  sulla consulenza medico-legale, in particolar modo sull’ora della morte, sulle telecamere installate nell’azienda agricola, che riprendono, secondo l’accusa,  l’auto della Panarello  passare verso il canalone. Una tesi contestata da Villardita. E’ la quinta integrazione agli atti: la prima è l’esame autoptico del medico leale Giuseppe Iuvara; la seconda è la perizia del consulente nominato dalla polizia scientifica di Palermo, il dott. Grande, la terza quella dell’anatomopatologo dell’università di Catania, Bertolone; la quarta è quella depositata il 13 novembre corso dalla Procura, dopo le rivelazioni delle Panarello sull’occultamento del cadavere,.

La prima richiesta di Villardita è la perizia psichiatrica. Il Gup, Andrea Reale, si chiude in camera di consiglio e alla ripresa dei lavori d’aula, annuncia di avere rigettato la richiesta del legale della Panarello.

Quest’ultimo avanza la seconda richiesta: rito abbreviato condizionato dalla perizia psichiatrica  e dall’audizione di una testimone: la salumiera, la signora Guarino, che la mattina dell’omicidio incontra la Panarello e il figlio più piccolo nella sua bottega dove Veronica acquista un solo panino. Secondo l’accusa, il minore avrebbe riferito alla madre di comprarne due, perché uno  è per Lorys, ma la Panarello lo corregge riferendo che il fratello è già a scuola, pur sapendo che era tornato a casa. Da qua il disegno criminale dell’imputata. Villardita smentisce questa versione.

Il Gup accoglie il rito condizionato dalla perizia psichiatrica e rigetta l’audizione della Guarino.

L’udienza è fissata al 14 dicembre per la nomina dei consulenti per la perizia psichiatrica. Ci vorranno 90 giorni per l’sito. Intanto il processo si celebra. La Procura contesta alla Panarello anche la premeditazione per tre motivi: il primo per avere mentito alla salumiera dicendo che Lorys non aveva bisogno del panino perché era già scuola, sapendo invece che il figlio era rientrato in casa, il secondo per il sopralluogo effettuato al canalone, prima dell’omicidio, luogo del ritrovamento del cadavere,  e per avere parcheggiato l’auto nel garage, dove, secondo l’accusa, è stato caricato il corpo di Lorys per essere gettato nel canalone, in c.da Vecchio Mulino. La premeditazione per il legale della difesa non costituisce , paradossalmente, un’aggravante perché, secondo Villardita, ora la procura deve anche spiegare il movente del delitto.

Alle 12.30 si è chiusa l’udienza.

Foto: NoveTv