AMODEI FrancescoTUMMINO DomenicoVolevano arricchirsi con il furto di uno scooter, con il metodo dell’estorsione col “cavallo di ritorno” sfruttando due minori.  Rubano e chiedono una somma di denaro al proprietario per la restituzione del bene. Questo il modus operandi.  Non è andata però secondo i piani perché tutti e quattro i responsabili sono stati assicurati alla giustizia: due maggiorenni arrestati e due minorenni denunciati. Questi ultimi avevano il compito di estorcere il denaro e consegnarlo ai più grandi, che invece avevano messo a segno il furto.

La notte tra venerdì e sabato i balordi hanno rubato uno scooter all’interno di un garage a Vittoria, ad un coetaneo. Il padre della vittima, un cinquantenne vittoriese, sabato mattina, ha sporto denuncia di furto in commissariato. La polizia ha iniziato subito le indagini. Qualche ora dopo, gli agenti hanno notato il denunciante mentre parlava con due giovani. La polizia, insospettita, ha riconvocato in sede l’uomo per avere spiegazioni: il 50enne si è mostrato, all’inizio, imbarazzato, poi ha ammesso di avere ricevuto una richiesta di denaro con la promessa della riconsegna del maltolto.  I due ragazzi si sono presentati a casa della vittima, inventandosi  la storia del furto:  hanno raccontato di avere visto il giorno prima a tarda sera in Piazza Cesare De Bus, un extracomunitario spingere un ciclomotore che avevano riconosciuto essere quello del figlio e che, uno di loro due, aveva un cugino abbastanza rispettato nell’ambiente malavitoso, il quale poteva fargli recuperare il ciclomotore, dietro il pagamento di una somma di denaro. Se però non gli avesse dato 250 euro, il tunisino non gli avrebbe più fatto rivedere il ciclomotore, arrecandogli cosi un danno economico non indifferente.  La vittima ha accetta il pagamento della tangente per la restituzione della refurtiva proponendo loro però di accontentarsi di € 50,00. Dopo diverse trattative l’accordo è stato raggiunto per la cifra di € 120,00. La somma doveva essere consegnata, con un piano studiato dalla  polizia per arrestare in flagranza di reato gli estorsori: l’incontro per la consegna della busta è stata fissata in piazza De Bus. Prima è arrivato il cinquantenne con il figlio, poi i due giovani a bordo di un’auto. Alla guida è stato notato  un noto pregiudicato, Domenico Tummino, vittoriese 22 anni, in compagnia del diciannovenne, Francesco Amodei,  anch’egli con precedenti. I poliziotti hanno assistito  alla contrattazione e alla consegna delle banconote.

Poi i balordi si sono spostati in c.da “Terre Pupi” dove all’interno di un rudere avevano nascosto lo scooter  rubato. La polizia ha perquisito i maggiorenni: nell’abitazione di TUMMINO sono stati  rinvenuti i 120 euro estorti. Una somma che il malvivente voleva nascondere mentre gli agenti erano impegnati alla perlustrazione di un altro pano della casa, ma è stato subito bloccato.  TUMMINO ed AMODEI sono stati arrestati per estorsione e ricettazione in concorso. I due minori  invece sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania.

Viviana Sammito