polizia-vittoriaA Vittoria, in c.da Alcerito, in un grande caseggiato abitato da romeni la Polizia del Commissariato di Vittoria è arrivata per eseguire controlli ed identificare gli occupanti.

Sono stati censiti sedici rumeni che vi abitano, uomini e donne.

All’interno dell’edificio i poliziotti si sono accorti che tutti gli ambienti erano stati utilizzati per creare dei mini alloggi. Tende, tramezzature precarie e mobili sono stati usati per creare ambienti più piccoli con un minimo di privacy. In ognuno di questi spazi di pochi metri quadrati c’erano letti, un minuscolo angolo cottura e qualche misero arredo.

L’occhio attento dei poliziotti è andato ad un groviglio di fili elettrici su una parete ed al contatore dell’Enel; disattivando la leva, tutti gli elettrodomestici sono restati in funzione.

E’ stato chiamato il personale tecnico specializzato dell’Enel che ha accertato l’esistenza di un allaccio abusivo diretto alla rete di distribuzione a monte del misuratore.

Il tubo di protezione dei cavi era stato forato e con dei morsetti a perforazione si era ottenuto il collegamento elettrico che era occultato con malta cementizia e pietre. Il manufatto non è recente, quindi da molti anni in quel caseggiato si preleva energia elettrica abusivamente. Tecnicamente gli elettricisti hanno appurato che i cavi elettrici erano attraversati da una corrente di 11 ampere, mentre il misuratore segnava un prelievo di soli 1,3 ampere, evincendosi così che al momento del controllo erano sottratti all’Enel ben 9,7 ampere mediante l’allaccio diretto abusivo.

Gli elettrodomestici non mancano; sono stati contati 13 frigoriferi, 5 televisori, 2 boiler, 2 stufe, 2 forni, una pompa dell’acqua, tutti in funzione al momento del controllo.

A finire arrestati per furto aggravato di energia elettrica sono stati PANAITE Mircea, romeno di 43 anni e L.M.A. di 27 anni per furto aggravato di energia elettrica. Il primo ha pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio.

Entrambi hanno dichiarato di avere in affitto l’immobile da un proprietario gelese ed hanno mostrato una documentazione comprovante una cessione a titolo di comodato gratuito per eludere il pagamento delle imposte statali.

I due romeni, poi, subaffittavano i mini alloggi a loro connazionali, ricevendone un corrispettivo. Tale aspetto è al vaglio dell’Ufficio al fine di verificare gli illeciti amministrativi e/o penali.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa ha disposti i “domiciliari” per entrambi gli arrestati.