Il primo cittadino di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha proclamato il lutto cittadino a seguito del tragico incidente stradale verificatosi ieri sera lungo la Vittoria – Scoglitti.

L’ordinanza prevede l’esposizione delle bandiere listate a lutto negli edifici pubblici e nelle scuole di ogni ordine e grado. Questa tragedia suscita nella comunità di Vittoria e Scoglitti un’intensa commozione ed emozione, nel ricordo incancellabile delle vittime. Ritengo quindi, doveroso, interpretando il comune sentimento della popolazione, proclamare il lutto cittadino in segno di rispetto e di partecipazione al dolore delle famiglie colpite da questa immane tragedia.

Invito tutti ad esprimere il dolore dell’intera collettività e l’abbraccio di Vittoria e Scoglitti nei confronti di familiari, parenti ed amici dei defunti e gli esercizi commerciali a unirsi al cordoglio dell’intera città, sospendendo l’attività con l’abbassamento delle saracinesche dei negozi contestualmente alla celebrazione dei funerali.

E’ ovvio che sono addolorato e costernato per questo gravissimo lutto. Quattro vittime, una bimba in ospedale in condizioni difficili ed una persona, che probabilmente è il responsabile dell’incidente, che sta facendo i conti con la propria coscienza, sono un bilancio pesantissimo. Un episodio dolorosissimo, che non vorremmo mai dover vivere sulle strade di Vittoria, né sulle altre strade del mondo. la proclamazione del lutto cittadino ci sembra il minimo, ma sentiamo di doverci stringere e far stringere la città attorno ai familiari, visto che è qualcosa che sentiamo tutti come dolorosissimo.

La Vittoria – Scoglitti è strada tristemente nota e purtroppo debbo costatare i soliti tentativi di sciacallaggio, perché immancabilmente i cretini spuntano sempre fuori, anche quando dovrebbe essere il momento del dolore, il momento del silenzio e non delle solite inutili polemiche.

Comunque, voglio ricordare che proprio pochi anni fa, grazie alla decisione anche dell’ex assessore La Terra e alla nostra volontà, si sono imposti dei limiti su quella strada, limiti che, fra l’altro, sono stati valutati come anche eccessivamente stringenti: divieto di sorpasso, limite di sessanta chilometri orari per tutta la sua estensione; divieto assoluto di cambiare carreggiata, se non all’altezza delle tre rotonde esistenti e ancora due autovelox fissi su una carreggiata e due mobili lungo l’altra carreggiata, soprattutto durante l’estate; in molti casi polizia municipale e protezione civile soprattutto nei mesi di luglio e agosto, fanno quasi da safety car ad andare su e giù per lo stradale per costringere gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità.

Abbiamo interpellato, tempo fa, anche professori universitari esperti in materia di circolazione stradale che ci hanno assicurato che, fatto salvo il rifacimento dell’intero stradale per Scoglitti, probabilmente in altro sito, erano queste le uniche misure adottabili.
Di certo, questi interventi hanno ridotto al minino gli incidenti gravi in questi ultimi anni, mentre oggi, purtroppo, questo tragico evento mi porta a fare l’unico vero appello fondamentale per tutti noi: rispettiamo i limiti che, anche se odiosi, spesso sono salvavita. Se un’occasione deve esserci, in questo momento, è quella di accettare con senso civico i limiti di velocità, i limiti imposti dal codice della strada e quelli delle ordinanze sindacali: solo così non dovremo più piangere altre morti come queste.