Continuano a “urlare” rabbia e disperazione i lavoratori del Consorzio di Bonifica n.8 Ragusa. Ieri riuniti in assemblea presso la sede provinciale di Ragusa, hanno detto di essere pronti a consegnare le schede elettorali al Prefetto di Ragusa.

I lavoratori nonostante le manifestazioni di protesta messe in atto in questi mesi, non hanno ottenuto nulla. Da mesi sono senza stipendio.

Oggi una delegazione di lavoratori raggiungerà Palermo, Palazzo dei normanni, dove chiederanno un incontro con il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci.

Il neo direttore Fabio Bizzini contattato da noi telefonicamente la scorsa settimana, ha dichiarato di essere alla guida del consorzio da appena 4 mesi e di aver trovato una situazione difficile sotto il punto di vista dei pagamenti dei dipendenti a tempo indeterminato, pagamento fermo a Marzo dello scorso anno. Abbiamo fatto una serie di provvedimenti per approvare il bilancio consuntivo e sbloccare 2milioni e mezzo di euro, ha detto ancora Bizzini,  che ci hanno consentito da pagare ben 5 mensilità. Sto intervenendo – aggiunge,   affinchè ci siano interventi  straordinari in finanziaria  della Regione per poter risanare l’ente e pagare gli stipendi arretrati, ma purtroppo ci sono delle situazioni disastrose a livello regionale che in due mesi non riesco a sistemare.  Bizzini divide in due categorie i lavoratori, quelli regolari a tempo indeterminato da pagare con i soldi della Regione e  quelli vincitori di sentenza che devono essere pagati con i soldi degli agricoltori, con le entrate dell’ente che però sono ferme al 2014. Il neo direttore Bizzini garantisce però che entro Marzo saranno erogate altre due mensilità per i lavoratori assunti regolarmente a tempo indeterminato. Per quelli invece a tempo indeterminato vincitori di sentenza, purtroppo la Regione non riconosce alcun contributo e devono quindi essere totalmente a carico dell’ente.

Ma i lavoratori non vogliono attendere oltre: “Il riconoscimento di tali somme e l’avvenuto pagamento in tempi celeri è diventato indispensabile per la sopravvivenza di buona parte di noi – dicono -. A stento riusciamo a passare le giornate, siamo indebitati fino al collo, e siamo stanchi di rincorrere promesse a lungo termine di Sindacati e Politici. Siamo stanchi di queste condizioni causate da una scabrosa gestione dell’Ente”.