I fondi europei destinati alla rifunzionalizzazione dei beni culturali della Campania, della Calabria, della Puglia e della Sicilia non ci sono più; o meglio, sono stati avocati dal Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto.

Si tratta del miliardo di euro impegnati nei Poin Pain peri beni culturali di quattro regioni del Mezzogiorno.

A fare l’amara scoperta, ieri pomeriggio a Palermo, i sindaci dei Comuni Unesco siciliani, al termine di un incontro con l’assessore regionale ai beni culturali Sebastiano Missineo.

A capeggiare la delegazione il sindaco di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli, il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, nella veste di presidente del Distretto culturale del Sudest (che comprende tre dei cinque siti Unesco siciliani), il vicesindaco di Caltagirone Alessandra Foti, il vice di Palazzolo Acreide Paolo Sandalo e l’assessore del Comune di Noto Francesco Terranova. Era assente, per motivi istituzionali, il sindaco di Lipari Mariano Bruno.

Il Programma Operativo Interregionale ”Attrattori culturali, naturali e turismo”  aveva destinato un miliardo di euro per la valorizzazione dei beni culturali nelle quattro regioni a fini turistici. La cabina di regia era stata affidata alla Campania. Dopo tre anni, nessun indirizzo concreto è sortito nella gestione di tali fondi, la cui disponibilità scadeva il 31 dicembre 2010, termine prorogato al 31 dodici 2011 (non è possibile un’ulteriore proroga).

Il Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto ha quindi revocato la disponibilità di tali fondi per le quattro Regioni, e in Sicilia ha finanziato, in maniera puntuale, per un importo di una ventina di milioni di euro, una decina di progetti puntuali, tutti in siti che non rientrano in aree Unesco.

I Comuni Unesco erano in realtà i primi beneficiari di tali risorse, che inspiegabilmente sono stati in parte destinati a “progetti sponda” in Comuni che Unesco non sono. Si tratta di progetti finanziati con altri fondi (nazionali o regionali) e poi trasferiti al POR (Programma operativo regionale), il più delle volte per esclusive esigenze contabili.

I sindaci convenuti all’incontro con l’assessore regionale Missineo hanno chiesto che, vista la concreta probabilità che il miliardo di euro vada in perenzione per l’incapacità delle Regioni coinvolte di attuare una pianificazione in tal senso, che vengano almeno finanziati, a sportello, i progetti cantierabili. Il sindaco di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli ha anche chiesto che nella Finanziaria regionale venga incluso un emendamento che ricalchi la legge nazionale 77 sui siti Unesco, che permetta di finanziare la tutela e la
valorizzazione anche delle fasce di salvaguardia limitrofe ai siti Unesco, secondo una perimetrazione più estesa e meno puntuale.

L’assessore Missineo si è riservato dai valutare se non sia piuttosto percorribile un’altra ipotesi: quella di istituire delle sezioni dei siti Unesco nell’ambito della Fondazione patrimonio Unesco copartecipata da Regione Siciliana e Unesco Italia per attuare misure di riverbero dell’attrattore del sito Unesco nei territori circostanti.

Il tavolo sarà aggiornato nei primi giorni di novembre, stante il termine perentorio e vicinissimo del 31 dicembre 2011, entro cui tentare di recuperare qualche milione di euro, con i progetti da presentare a sportello.