protesta immigratiSolo alle 23 di ieri sera è tornata la calma ad Ispica.

Una giornata intera di proteste ha movimentato la piccola cittadina dove sono ospitati 30 extracomunitari, tutti minorenni, all’interno della cooperativa sociale “Forza della Vita”, stanchi  –  a loro dire  -, dopo avere comunicato con un interprete, di rimanere all’interno del centro ad aspettare il permesso di soggiorno.

I migranti si sono anche lamentati delle “condizioni igienico – sanitarie e di vita”, tant’è che di buon mattino hanno deciso di lasciare il centro in massa recandosi davanti alla caserma dei Carabinieri di Ispica per protestare.

Poi invitati dai Militari a rientrare al centro tutti e 30 sono andati in piazza Mazzini, alla fermata dei pullman con l’intento di lasciare Ispica, ma non è stato loro permesso dall’autista del mezzo pubblico, tant’è che 22 di loro hanno preferito percorrere la strada per Modica a piedi.

Molti i passanti incuriositi che hanno visto il folto gruppo di migranti attraversare la SS 145 per poi fermarsi in C.da Beneventano dove hanno schiacciato una pennichella, sotto un albero di carrubo.

Gli altri 13 sono stati convinti a rientrare al centro ed insieme con altri 17 immigrati, tutti minorenni, sono stato trasferiti al centro di accoglienza di Augusta.

Il cammino degli altri 22 profughi è proseguito fino al ponte Guerrieri di Modica, in c.da Caitina dove i carabinieri li hanno seguiti e in seguito, in tarda serata, sono stati fatti salire in un pullman. Efficace e molto delicato il lavoro dei Militari dell’Arma nel sapere “trattare” con gli immigrati che sono apparsi molto nervosi per via del mancato arrivo tempestivo del permesso di soggiorno;  i carabinieri in tutti i modi hanno cerato di accattivarsi la loro fiducia per evitare di iniziative di protesta eclatanti, come sit in per bloccare il traffico, o peggio, sassaiole.

Alle 23,  i 22 migranti sono rientrati al centro. E’ stata una giornata di protesta pacifica, per fortuna.

Viviana Sammito