In virtù di indagini delegate dal Procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, e’ stato portato alla luce dalla Guardia di finanza di Ragusa, un articolato sistema di truffa ai danni della Regione Sicilia, posto in essere da un’ azienda agricola operante nel ragusano, finalizzata all’indebita percezione di contributi pubblici (sfruttando le provvidenze provenienti dai fondi por sicilia 2000/2006 mis. 4.15 az. “b” turismo rurale – bando 2005).
Il meccanismo della frode è più o meno quello di sempre; false fatture e false certificazioni bancarie per beneficiare indebitamente dei contributi regionali per un importo di 237.620 euro.

In particolare, le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Ragusa, hanno permesso di rilevare che un imprenditore agricolo, avvalendosi della complicita’ di altri soggetti, tutti identificati e segnalati alla locale autorità giudiziaria, ha indebitamente percepito finanziamenti pubblici facendo risultare fittiziamente delle spese rendicontate che in realta’ non erano avvenute.

Quattro i soggetti segnalati per le ipotesi di reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, truffa ai danni di un ente pubblico e del reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Contestualmente e’ stato proposto il sequestro preventivo del profitto del reato, ovvero di altri beni mobili o immobili nella disponibilità dell’indagato,  per un valore equivalente all’importo indebitamente percepito.