fidone e denaroSette repliche fino a oggi tutto esaurito nei 100 posti, un successo incredibile per la commedia “E tutta una congiura” di Renato Fidone e messa in scena da Gli Amici di Matteo , commedia che sarà replicata il 26 Gennaio alle ore 18,15. Al termine dell’ultimo spettacolo teatrale andato in scena Sabato scorso al Teatro Piccolo Stabile, abbiamo fatto una chiacchierata con il regista e autore della commedia Renato Fidone

 D- Fidone, gli anni passano, ma Gli Amici di Matteo rimangono sempre un punto di riferimento importante per Scicli riscuotendo sempre un grande successo…

R – «Sono fortemente convinto che il nostro pubblico è sempre lo stesso di tanti anni fa, affezionato ai nostri lavori e ai nostri attori, dopo la commedia ho notato tanti giovani dai 20-30 anni presenti, cosa rara prima di ora, quindi una maggiore soddisfazione»

D Come mai la scelta di E’ tutta una congiura?peppe stimolo

R – «L’avevamo messa in scena 30 anni fa, e i superstiti di quella edizione eravamo io, Peppino Arrabito e Salvatore Nigito, quindi si poteva parlare di una commedia inedita, e poi avevamo già verificato la gradevolezza del lavoro, a parte la mia personale esperienza, cioè, aver constatato che i tanti posti della Sicilia e oltre, la commedia aveva suscitato consensi lusinghieri per mano di altre compagnie in Canada, Svizzera, Francia, etc, allora perchè non presentarla a Scicli? »

D – Cinquant’anni, ma non ve li sentite addosso?

R – «Quelli relativi all’età anagrafica, certo, ma quelli artistici della compagnia no! Ricordo le prime recite in parrocchia di Fatima col buon Padre Sortino, il vero scopritore de Gli Amici di Matteo, avevamo un punto di riunione, cosa rara per quell’epoca e con i testi di mons. Pennisi incominciammo l’avventura del teatro, poi venne Martoglio, Russo Giusto, Macrì…»

D – E poi?

R – «Devo ringraziare la compagnia per avermi spinto a scrivere e intraprendere l’inizio della mia modesta carriera di autore e di aver portato in tanti posti della Sicilia i miei lavori…prima fra tutti AMURI DI FRATI…cosa che ha comportato la conoscenza dei miei testi, rappresentati da numerose compagnie non solo dell’isola, e poi per aver condiviso con i miei compagni di avventura, Peppino Arrabito, Salvatore Nigito, Salvatore Denaro, Giuseppe Avolio, Giovannella Scifo, Pinarosa Vilardo, Giovanni Alfieri, Angelo Portelli, Pino Manenti, Consuelo Pacetto,  Peppe Stimolo, Claudia Belluardo e i tantissimi altri che via via sono passati, l’emozione del teatro…»arrabito

D- Quali progetti in cantiere?

R – «Alla fine di marzo spero di poter proporre la riedizione di GATTA CI COVA, una bellissima commedia che presentammo 15 anni fa e, per Natale, una sorpresa che non posso svelare»

D – Una realtà come la vostra che si muove di più in un contesto locale, vive quotidianamente di rapporti con gli enti pubblici, che rapporto avete con il comune di Scicli?

R – «I rapporti col comune? Se non fossero venuti tanti spettatori, rischiavamo la chiusura, questi i rapporti, ma lasciamo perdere»