IMG-20150406-WA0001IMG-20150406-WA0003E anche quest’anno, per l’ennesima volta, ritorniamo ad occuparci della spiaggia di Spinasanta che diventa ancora oggetto di discussione per la recinzione di una parte della stessa da parte di privati.  Del caso ci occupammo, per la prima volta, già nel 2010 quando avvenne il primo tentativo di recinzione della spiaggia, allora, dopo l’intervento degli organi competenti, la recinzione fu eliminata e la situazione ritornò presto alla normalità. Dal 2010 si sono registrati diversi altri tentativi, sempre bloccati sul nascere, l’ultimo nel 2013 (leggi qui: Scicli – Materiale edile sulla sabbia, tentativo di un abuso edilizio?).

In questi giorni ecco spuntare di nuovo escavatori e operai sulla spiaggia pronti a recintare l’area che ritengono essere di proprietà privata. In effetti questo continua ad essere il punto di discussione, il nodo da sciogliere: a messo che si tratti di proprietà privata, si può chiudere l’accesso ad una spiaggia pubblica? In quell’area vi sono dei residenti che da sempre accedono al mare dal tratto di spiaggia incriminato e, poi, vi è anche un problema emergenza: da dove accedere in caso di necessità?

Stavolta, oltre alla recinzione, sono stati fatti lavori anche per una trivellazione dell’area. I residenti allarmati hanno subito chiesto il supporto delle forze dell’ordine per bloccare i lavori e, nella giornata di ieri, sono stati effettuati una serie di sopralluoghi da parte della GDF di Pozzallo, della Capitaneria di Porto e dei Vigili Urbani di Scicli.IMG-20150529-WA0003

Non abbiamo ancora notizie ufficiali sull’esito dei sopralluoghi, da indiscrezioni pare che i proprietari abbiano le autorizzazioni per effettuare la trivellazione. Per quanto riguarda invece la recinzione pare che i Vigili Urbani abbiano elevato un verbale nei confronti della proprietà e quest’ultima stia preparando ricorso, ma dal commando di Polizia Municipale non confermano e si limitano a dire che in merito stanno effettuando le indagini del caso.