Omicidio Loris. Continuano le indagini. Villardita: “ad essere valutati sono solo indizi, nessuna prova”
- 30 Maggio 2015 - 10:53
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Veronica Panarello rimarrà nel carcere di c.da Petrusa ad Agrigento fino a quando non inizierà il processo. Almeno un altro anno, secondo il calcolo del termine massimo di custodia cautelare. Poi il suo destino sarà affidato in mano solo ai giudici, che dovranno esprimersi sulla base delle prove che si formeranno in fase dibattimentale ed in mano anche al suo legale che, a questo punto, dovrà scegliere quale con quale rito celebrare il proccesso per ridurre al massimo la pena. La Procura comunque non ha ancora chiuso le indagini.
I due ricorsi dell’avvocato Villardita , al Riesame ed alla Cassazione, sono andati falliti: la donna indagata di omicidio e occultamento di cadavere del figlio Loris, di 8 anni, lo scorso 29 novembre non è stata liberata. La difesa deve anche ottemperare al pagamento delle spese processuali. La cassazione non ha rilevato vizi di motivazione nella relazione del Tribunale del Riesame. Il tribunale della Libertà si era espresso, lo scorso 3 gennaio, a favore della tesi accusatoria della Procura di Ragusa. Il sostituto procuratore generale Antonio Gialanella, nella sua requisitoria, durante l’udienza a porte chiuse, ha spiegato che gli elementi probatori della difesa non cambiano il quadro e che una rilettura andrà fatta in sede dibattimentale. Il collegio ha trenta giorni di tempo per depositare le motivazioni. Il difensore della donna intanto prepara la battaglia per il processo dichiarando: “Prendiamo atto della decisione – ha commentato l’avvocato Francesco Villardita – e aspettiamo le motivazioni. Battaglieremo al processo che è la fase in cui si ristabiliscono gli equilibri tra accusa e difesa”.
Non ci avviliamo”, ha affermato comunque Villardita, “perché ci muoviamo in una fase cautelare dove ad essere valutati sono indizi e non prove”.
La difesa aveva presentato rincorso in Cassazione per contestare la motivazione illustrata dal Tribunale della Libertà che secondo il difensore della donna non descrive il movente per il delitto, si è in presenza dell’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e dell’illogicità manifesta dell’ordinanza del riesame. Secondo Villardita il riesame “non ha superato con rigore scientifico il tema dell’orario della morte di Loris”. Veronica Panarello, è stata sistemata in cella con un’altra detenuta, non è più in isolamento. Forse non sarà questa una consolazione. La donna non può neanche vedere il figlio più piccolo perché le è stata tolta la potestà genitoriale.
Viviana Sammito