Ieri, sin dal mattino,  i Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno messo in campo un ampio dispositivo di rinforzo dei servizi di controllo del territorio, a Scicli, sulla scorta anche di quanto stabilito dal Prefetto in seno al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, finalizzato, in particolare, alla prevenzione e repressione dei reati predatori e, segnatamente, furti e rapine nelle abitazioni.

elicottero carabinieri a scicliNumerose pattuglie dell’Arma, supportate anche da un elicottero del “12° Elinucleo Carabinieri di Catania”, sono state impegnate nella vigilanza dell’intero territorio di competenza mediante anche posti di controllo, specie nelle zone più isolate e di campagna al fine di individuare eventuali nascondigli utilizzati dai malviventi come base operativa con particolare riguardo alla zona di Scicli e Modica ove, nell’ultimo periodo si sono verificati alcuni episodi criminosi.

I Carabinieri hanno controllato e continueranno a controllare l’intera giurisdizione non solo al fine di prevenire questa tipologia di reato ma anche per raccogliere elementi utili ad individuare gli autori degli episodi registrati fino ad oggi.

Infatti, l’intera area dello sciclitano è stata sorvolata dall’elicottero dell’Arma che ha monitorato le principali e secondarie strade di collegamento, ovvero le possibili vie di fuga in caso di reato, nonché la presenza di casolari o di qualsiasi altra struttura sospetta che, poiché potrebbero essere stati utilizzati da malviventi per nascondersi e coprirsi la fuga dopo aver commesso i reati, sono stati controllati e ispezionati con pattuglie a piedi.

I servizi di controllo del territorio, disposti dal Comandate Provinciale dell’Arma, sono proseguiti per tutta la notte e proseguiranno anche nelle prossime ore, non solo per prevenire e reprimere ogni sorta di reato ma anche al fine di mantenere alto il livello di percezione della sicurezza da parte dei cittadini che sono invitati a collaborare chiamando il 112 laddove dovessero notare eventuali movimenti e/o persone sospette.

Foto: Gianni Nigito