Riceviamo e pubblichiamo.

Il recente Consiglio Comunale, con innumerevoli punti all’ordine del giorno, si è impantanato nella trattazione del Piano di Riequilibrio Finanziario, un Piano alquanto articolato così come è stato presentato dalla relazione dell’assessore Adamo. La trattazione dell’argomento ha comportato soltanto un notevole dispendio di tempo senza produrre alcunché di operativo, se non un continuo ribadire da parte dei vari capigruppo al Consiglio se sesista o meno un coinvolgimento della maggioranza che ha sostenuto il Sindaco, nelle scelte strategiche dell’attuale amministrazione.

Con grande rammarico è doveroso costatare che nella redazione del Piano, non si fa alcun cenno a un’immediata nomina degli Assessori mancanti in Giunta, non solo nella componente “quota rosa” prevista dalla legge, ma soprattutto nell’intera composizione della giunta in quanto tale!

L’Assessorato, che alla sottoscritta desta maggiore preoccupazione è quello dei Servizi Sociali: la civiltà di un paese si sa, si misura dalla quantità e dalla qualità dei servizi che offre alle categorie più bisognose del proprio territorio, mentre la maggioranza politica di Scicli si trastulla tranquillamente nel decidere a quale partito affidare la nomina. Da qualche tempo, in qualità di Consigliere Comunale ho denunciato l’assenza dell’Assessore in questione, e non tanto per la percezione o meno dell’indennità, quanto piuttosto per le emergenze che il settore, per sua natura, presenta.

I Servizi Sociali, in realtà, sono un settore dove esiste la possibilità di recuperare i fondi per rispondere alle esigenze di chi si trova in stato di bisogno, in estate la sottoscritta aveva predisposto un contatto tra l’Assessore Celestre e un esperto esterno progettista, capace di individuare i bandi della Regione, del Ministero, ma la macchina amministrativa  procede a rilento e l’Assessorato è ancora vacante.

La presenza dell’Assessore al ramo potrebbe essere decisiva anche per l’organizzazione di un “tour de force” sull’affido, capace di individuare possibili famiglie affidatarie, sicuramente presenti nel nostro territorio così com’è tradizione a Scicli. Questo permetterebbe di togliere i minori dalle strutture convenzionate (ovvero istituti)  fuori dal Comune: i bambini avrebbero la preziosa possibilità di vivere in famiglia, vicino ai loro cari nel loro Pese e il Comune ne trarrebbe un notevole risparmio nella spesa di mantenimento.

Pertanto il mio appello, questa volta, non è rivolto soltanto al Sindaco, ma anche ai partiti della sua maggioranza perché i poveri, i bambini, gli anziani, gli immigrati, i portatori di diverse abilità sono stanchi delle manovre dei partiti!

E’ necessaria una riscossa delle coscienze e del senso di responsabilità per dare risposte “a chi reclama i propri diritti”.

Bernardetta  Alfieri

Consigliere Comunale di Scicli (Scicli Bene Comune – IDV )