comune scicli 4Riportiamo integralmente un comunicato stampa a firma degli ex consiglieri e amministratori: Guglielmo Scimonello, Marco Causarano, Bernardetta Alfieri, Lina Basilico, Pino Savarino, Gianni Trovato, Giorgio Vindigni, Concetto Falla, Guglielmo Ferro, Alessia Gambuzza, Antonino Castronuovo, Antonino Alecci, Gianpaolo Aquilino, Mauro Ingallinesi 

«Su alcuni organi di stampa è stata diffusa a più riprese la notizia di una “multa” al Comune di Scicli notificata (o di prossima notificazione) dalla Prefettura di Ragusa, quale sanzione per il mancato raggiungimento della copertura del 36 % dei costi di gestione sui servizi a domanda individuale: asili nido, impianti sportivi, etc…

La notizia suscita allarme e ci si chiede come mai la Commissione ministeriale non si premuri di informare la Città attraverso l’addetto stampa comunale, né la ragione per la quale non intervenga a fare chiarezza una volta che non è dato sapere in che modo certe inquietanti notizie si fanno strada attraverso i mass media.

Da parte nostra, poiché conosciamo bene i fatti, desideriamo contribuire a fare chiarezza su questa polemica stucchevole, benché occorre che ciascuno si assuma le proprie responsabilità: ex amministratori ed ex consiglieri comunali, amministratori in carica e funzionari in carica allora e adesso.

Per prima cosa, bisogna sottolineare che la percentuale di copertura dei servizi nel 2014 è stata pari al 29,14 %, cioè molto vicina all’obiettivo previsto per gli enti strutturalmente deficitarii (36%); mentre, negli anni precedenti ne era stata molto lontana: 13,96% nel 2012 e 14,58% nel 2013. E inoltre: quanti altri Comuni sarebbero stati destinatari della stessa sanzione prefettizia? Non se ne ha finora notizia.

Ma desideriamo anche sottolineare che a suo tempo prevalse il buon senso e soprattutto la necessità di non caricare le tariffe oltre limiti di sopportabilità per utenti e famiglie: argomento questo che sembra “non impressionare” i Commissari Straordinari.

Ma c’è di più.

Infatti la Corte dei Conti siciliana con il parere n. 115/2015/PAR del 28 febbraio 2015, ha disposto che dal computo dei costi debba rimanere escluso il servizio trasporto alunni della scuola dell’obbligo, perché previsto come gratuito e obbligatorio nella Regione Siciliana.

E’ possibile che durante la gestione commissariale ordinaria (per intenderci, quella che ha esercitato i poteri di Sindaco e Giunta, da gennaio 2015) il Comune di Scicli non ha tenuto conto di quanto disposto dalla Corte dei Conti e, ha successivamente trasmesso (in data 31 Marzo 2015) i dati relativi ai costi dei servizi individuali ed alle percentuali di copertura realizzate senza stornare i dati relativi al trasporto alunni?

Infatti, se all’epoca di tale comunicazione i dati dei costi e delle percentuali di copertura fossero stati aggiornati con quanto previsto dalla Corte dei Conti, la percentuale di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale sarebbe risultata addirittura del 37% e quindi superiore di un punto al limite dettato dalla legge (il 36%).

Dunque, nell’interesse della città, invitiamo la Commissione Straordinaria ad interloquire con la Prefettura per riportare dentro i giusti parametri di legge e interpretativi la questione, evitando così agli sciclitani una penalizzazione giuridicamente ingiustificabile.

Se non lo dovesse fare la Commissione Straordinaria, la Cittadinanza dovrà agire in surroga con tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione dei liberi cittadini contribuenti ed utenti.

Siamo impegnati a seguire questa vicenda per evitare che le scelte giuste e di equità intraprese in passato a vantaggio degli Sciclitani possano essere rese vane da atteggiamenti burocratici e penalizzanti da parte di una gestione del Comune che non è apparsa finora particolarmente attenta ai bisogni ed ai diritti degli utenti di servizi pubblici essenziali: asili nido, impianti sportivi, trasporto alunni e cosi via.

Confidiamo, quindi, su una forte e appropriata reazione della Commissione Straordinaria alla ingiusta “sanzione” (nel caso in cui dovesse essere davvero notificata), avendo la Commissione dalla sua parte la legge e la interpretazione della stessa fornita dalla Corte dei Conti».