susino «La prima reazione che ho avuto  è stata quella di un pianto liberatorio, mi sono passate davanti tante immagini di momenti in cui ho sofferto. Ho visto su di me come un accanimento, soprattutto per come venivano date le notizie,  questo mi ha fatto stare davvero male. Personalmente – ha continuato Susino-  mi sono sempre ritenuto una persona con tanti pregi e difetti, ma ho cercato sempre di rispettare la legalità, sono cresciuto in una famiglia con sani principi, mio padre era un ex appuntato dei carabinieri. Il sentimento più forte che ho provato è stato quello della vergogna.

All’inizio specialmente è stata molto dura perché pensavo che tutti mi additassero, ma invece vedevo la gente molto vicina, mia moglie me lo diceva spesso: gli sciclitani non pensano male di te, questo mi dava la forza. Il mio pensiero adesso va alla mia famiglia, ai miei figli che hanno vissuto questa situazione da fuori e hanno sofferto molto e questa è la cosa che mi ha fatto più male, non vedo l’ora di abbracciarli».

Queste le parole di Franco Susino intervistato ieri sera in Via Mormino Penna quando, intorno alle 21:30, è stato accolto da amici e politici locali che hanno voluto manifestare la propria solidarietà all’ex sindaco.  Nel video anche una intervista all’ex amministratore Giampaolo Schillaci il quale si dice molto fiducioso sul ricorso presentato contro lo scioglimento: «Il consiglio di Stato – afferma- non può non tenere conto di una sentenza emessa dalla sezione penale del tribunale». Nel video intervista anche all’avvocato Francesco Riccotti, difensore di Ugo Lutri (unico ad essere in libertà tra i dieci imputati) che racconta la sua esperienza in 3 processi che hanno riguardato Scicli e l’associazione mafiosa.