Il Natale è particolarmente sentito a casa della famiglia Nicoscia. Ogni anno è consuetudine preparare per il giorno dell’Immacolata un artistico presepe dove è possibile ammirare una notevole quantità di statuine di terracotta realizzate dall’artista Vincenzo Velardita di Caltagirone.

Una novità di quest’anno è costituita dalla presenza della scena in cui si trova l’angelo che guida l’asinello su cui è seduta la Madonna in attesa, mentre

Giuseppe chiede ospitalità presso una locanda.

Il presepe della famiglia Nicoscia, pur nella staticità delle statuine, diventa con il passare dei giorni animato; infatti man mano che ci si avvicina al giorno di Natale le statuine vengono collocate in maniera tale da descrivere lo svolgimento degli eventi per la Sacra Famiglia: l’arrivo a Betlemme con la scena dell’asinello guidato dall’angelo; la nascita del bambinello e, per l’Epifania, l’arrivo dei Magi.

All’interno del presepe si trova un rudere architettonico che richiama quello del presepe della chiesa di San Bartolomeo come pure la gloria degli angeli.

Inoltre si scorge una caratteristica “tribbunedda” con l’immagine di San Giuseppe, genuina espressione dell’animo religioso. Osservando le scene si ha l’impressione di sentire gli odori e i sapori genuini di una volta.

In questo contesto si amalgamano insieme sia la magia della natività sia la rievocazione dei vecchi mestieri e costumi d’epoca che ci riportano indietro negli anni facendoci rivivere scene di vita quotidiana.

Un brulichio di personaggi fa da cornice al tempo che passa e alla rievocazione degli antichi mestieri scomparsi attraverso gli strumenti e gli arnesi di un tempo: le donne che filano, il mercato con le ceste colme di ortaggi, la mamma che allatta il bambino, la donna che attinge l’acqua dalla fontana, la contadina che dà il granturco alle galline, ecc.

Attraverso codesti laboratori artigianali di un tempo, lo spettatore ha la possibilità di ammirare non solo la bellezza strutturale del presepe, ma ha anche l’occasione di conoscere mestieri ormai scomparsi.

foto fornita dalla famiglia Nicoscia