Aveva inventato tutto, la ragazza diciannovenne sciclitana, che nella serata di ieri si era recata presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Busacca di Scicli accusando un suo conoscente di violenza sessuale.

Trasportata al Maggiore di Modica per accertamenti sulla violenza, la ragazza accompagnata dalla madre e da un’altra persona, veniva interrogata dai Carabinieri della Tenenza di Scicli, che da subito hanno notato delle incongruenze nel racconto della giovane.

MeSsa alle strette, sia dai Carabinieri che dai medici del Maggiore, che non riscontravano veri e propri segni di violenza sessuale, ma solo i postumi di un “rapporto sessuale”, la ragazza in lacrime ha dovuto raccontare la verità.

La giovane era stata scoperta dal marito, un giovane tunisino, in atteggiamenti intimi inequivocabili con un altro ragazzo tunisino, amico di famiglia, quindi aveva pensato bene di scaricarsi la coscienza accusando il giovane amante di violenza sessuale.

Grazie all’attento lavoro dei medici prima e dei Carabinieri dopo, la ragazza, madre di un bimbo di 5 anni,  ha ritrattato le accuse ed ha raccontato la verità.

Margaret Migliore