E’ stata presentata ieri in conferenza stampa a palazzo Spadaro, l’edizione 2023 della Cavalcata di San Giuseppe di Scicli, su convocazione del sindaco di Scicli, Mario Marino.

“L’amministrazione farà la propria parte assicurando un contributo economico in linea con gli ultimi anni – ha detto il Sindaco -. Il Comune è riconoscente all’opera preziosa e insostituibile dei bardatori, i cui sacrifici e il cui fervore permettono di rinnovare una trazione iscritta nel Rei, il registro delle eredità immateriali dell’Unesco. Particolarmente sentita dalla nostra comunità, sia da un punto di vista spirituale che non, la festa è una delle più antiche e belle della Sicilia: si rievoca la fuga in Egitto della Sacra Famiglia. I cavalli infatti indossano bardature decorate con il tipico fiore “violacciocca”, u  Balucu, che rimanda al bastone fiorito di San Giuseppe. Le bardature indossate dai cavalli sono delle vere e proprie opere d’arte, alle quali i gruppi dei bardatori lavorano per diversi mesi, e raffigurano vari temi e simboli religiosi. A fare da cornice il suono delle filare di campane dei cavalli che si sentono per le vie della città. E poi i classici falò, per illuminare il tragitto della Sacra Famiglia. E il grido dei vari gruppi “Patria’ Patria’ Patriarca!” durante il percorso.”

Il sindaco ha anche annunciato la costituzione di una giuria voluta dal Comune -cui parteciperanno i sindaci del Sudest siciliano e diverse personalità- che valuterà la bellezza delle bardature, in aggiunta alla giuria tecnica propria della festa nominata dall’associazione “Gli Amici di Giorgione”, che organizza l’atteso evento.




Presente anche il sacerdote della Chiesa di San Giuseppe, Padre Agosta, che ha rimarcato il valore religioso della festa, dove la condivisione, l’unità degli intenti, lo spirito di unanimità sono momento fondante dell’atto di fede.

Saranno 14 le bardature e quaranta i cavalli partecipanti alla manifestazione che si terrà il 18 marzo prossimo. Non sarà consentito a cavalli e cavalieri estranei alla festa di entrare nell’anello della cavalcata, la cui partenza è prevista alle 18:00 di sabato , e il rientro intorno alle 22,30. La premiazione avverrà nella serata di sabato.

Le origini di questa sfilata di cavalli e cavalieri risalgono al ‘500-‘600, al periodo spagnolo, e nasce come omaggio a San Giuseppe; nei secoli, ovviamente, la natura della festa si è modificata. Intorno al ‘700 viene legata all’episodio della fuga in Egitto e nell’accensione dei fuochi per strada è riconoscibile il significato aggiunto di una festa di primavera: si brucia l’inverno e si saluta la primavera sperando in un buon raccolto.