Si è svolto ieri sera a Scicli il Consiglio Comunale.
Come primo punto all’ordine del giorno la crisi amministrativa, nata dopo le dimissioni da Assessore del Dottore Pietro Sparacino.
L’UDC, aveva proposto Franca Carrabba, ma al Sindaco quel nome non è piaciuto chiedendo cosi al partito, di fornirgli una rosa di nomi, che ad oggi non è mai arrivata.
Sono  mesi ormai che la giunta lavora zoppicando, facendo nascere e crescere dei malumori anche tra i consiglieri di maggioranza che non risecono così a dare risposte concrete alla città.
Ieri sera il coro è stato unanime, “così non và bene, non ci stiamo”. A dirlo è stato Maurizio Arrabito di “Senza Frontiere” e  Salvatore Carbone eletto nella lista “Idea di Centro” area PDL. Sentiamo cosa i due hanno dichiarato al microfono di Nove TV (guarda le interviste nel video).
Duro anche l’intervento in aula del capogruppo UDC Vincenzo Bramanti che ha parlato anche a nome di  Scicli e Tu.
Guardando i numeri, ben sedici consiglieri su venti,  sostanzialmente, pare non siano contenti delle scelte fatte dal Sindaco. Quest’ultimo ha recepito i malumori e nelle dichiarazioni conclusive è parso un po’ scosso, tanto da rifiutarsi  anche di usare il microfono in aula, con la conseguenza di lasciare le riprese video del Consiglio, senza audio e di non farsi a tratti sentire dal pubblico presente in aula. Inoltre non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni al microfono di Nove TV, dicendoci: “tutto quello che dovevo dire l’ho detto in aula”.

Si è passato poi al secondo punto all’ordine del giorno, l’interpellanza del consigliere Maurizio  Arrabito, sulla vicenda espropriativa della cooperativa Soraja a Cava d’Aliga. All’interpellanza ha risposto l’Assessore Teo Gentile, dicendo che l’amministrazione comunale, sta cercando di studiare meglio il caso, pensando comunque di  voler coinvolgere sulla vicenda tutto il consiglio Comunale. In sostanza l’amministrazione chiederà al Consiglio di trovare eventualmente un sito alternativo a quello già scelto e solo allora si potrà bloccare l’esproprio dei terreni che intanto continua ad andare avanti.

Giovanni Giannone