Il Collegio Penale del Tribunale di Modica(presidente Maggiore, a latere Manenti e Chiavegatti) ha assolto l’ex dirigente del Liceo Scientifico “Quintino Cataudella” di Scicli, Ignazio Inclimona, oramai in pensione, imputato nel processo legato alla vicenda che il 22 aprile 2010 aveva portato già alla condanna del docente di Storia e Filosofia dell’istituto, Salvatore Emmolo, a un anno e quattro mesi di reclusione, risarcimento danni in favore della parte civile da quantificarsi in separata sede, pagamento di una provvisionale di duemila euro e delle spese processuali, per violenza sessuale nei confronti di una sua allieva, sciclitana.

Stavolta l’imputato Inclimona, difeso dall’avvocato Carmelo Scarso, era accusato di rifiuto di atti d’ufficio e di denuncia.

I giudici lo hanno assolto perchè il fatto non sussiste dal primo reato e perchè il fatto non costituisce reato dal secondo come nel precedente procedimento, i genitori e la ragazza-vittima si erano costituiti parti civili attraverso gli avvocati Carmelo Ruta e Roberta Suma.

I fatti sono da ricondurre al 27 novembre 2007 mentre la denuncia fu presentata alla polizia di Modica dopo alcuni giorni.

L’insegnante, non vedente, avrebbe rivolto “particolari” attenzioni ad una propria studentessa di 18 anni, avvenuti durante la lezione che, però, furono ripresi con un videotelefonino da un compagno.

Il dirigente scolastico, nella sostanza, si è trovato incriminato perchè, secondo l’accusa, avrebbe cercato di dissuadere la vittima e gli altri studenti dal rendere noto l’episodio delle molestie.

I genitori della diciottenne denunciarono i fatti al Commissariato di Modica.

Da quel momento non fecero più frequentare le lezioni per un lungo tempo alla figlia. “La madre della ragazza – si era difeso Inclimona – mi ha fatto visionare il video realizzato con un telefonino. Si vedeva l’insegnante seduto e davanti a lui quella che potrebbe essere la studentessa. Le riprese erano eseguite lateralmente. A un certo punto si è notato che qualcosa, forse una mano, muoveva il maglioncino della persona che era di fronte all’insegnante”. Il pubblico ministero, Gaetano Scollo, aveva invocato la condanna solo per l’omessa denuncia.

 

Fonte: RTM