Gli open data (dati aperti) rappresentano la più importante fonte di reddito per il mondo di “Internet”come per i social, ad esempio, che immagazzinano e hanno a disposizione una miriade di dati. A differenza di altri paesi del resto del mondo, in tema di digitalizzazione l’Italia è molto indietro, a smuovere un po’ le acque ci aveva provato Brunetta, ma i risultati non sono stati di certo eccezionali. Liberare i dati significa dare la possibilità a chiunque di poterne avere accesso, ciò consente, oltre a reperire informazioni utili, di poter lavorare con quei dati per la creazione, ad esempio, di nuove App. Il problema, però, è che le pubbliche amministrazioni non sono preparate ad affrontare questa materia e, quelle poche che stanno cercando di adeguarsi, lo fanno grazie all’intervento di associazioni specializzate che offrono la propria collaborazione perché si attui una rivoluzione digitale nelle P.A.

Una mano d’aiuto importante in tal senso può arrivare certamente dalle scuole che, grazie anche ad appositi bandi pubblicati dalla Comunità Europea, sono riuscite ad adeguarsi in tema di digitalizzazione dotandosi di strumenti idonei a poter affrontare la tematica in oggetto in maniera adeguata.

Uno degli Istituti scolastici che meglio è riuscito a sfruttare i fondi europei per attuare al proprio interno una rivoluzione digitale, è il  Q. Cataudella di Scicli (Ragusa), guidato dal Preside Enzo Giannone, che è stato inserito, tra gli altri all’interno del bando del Miur di “Open coesione”, uno strumento che ha consentito agli insegnanti e agli studenti di lavorare approfonditamente su un progetto reale di open data, dimostrando che l’accesso ai dati dà l’opportunità di poter elaborare delle strategie per rendere più efficace una determinata struttura. Le terze classi della Ragioneria hanno deciso di lavorare sull’Aeroporto Pio La Torre di Comiso, una struttura nata grazie al’erogazione di fondi pubblici, ancora giovane e con tanti problemi da risolvere. Uno dei deficit fondamentali riscontato dai ragazzi del Liceo è relativo alla viabilità e ai servizi di trasporto, così ecco che l’accesso ai dati ha potuto dimostrare che per percorrere circa 40 chilometri con i mezzi pubblici per raggiungere l’aeroporto, ci si può impiegare circa un’ora e mezza (vedi inchiesta in merito). Accedere ai dati significa ridurre le distanze, un progetto di monitoraggio civico rappresenta una splendida esperienza formativa; il monitoraggio, infatti, implica un protagonismo attivo sul controllo dei finanziamenti pubblici.

Il progetto di Open coesione è stato presentato in occasione della giornata dell’’open day, un evento rivolto a tutti gli studenti finalizzato a presentare il progetto “a Scuola di Open coesione” e ad avviare un dibattito sull’argomento. Tra i relatori del convegno, oltre le insegnanti Bernardetta Alfieri e Catia Occhipinti che hanno seguito il progetto,  anche il dott. Andrea Cannella, esperto del settore e presidente di Ragusa Digitale, il quale ha ribadito quanto sia importante intraprendere un percorso di digitalizzazione della pubblica amministrazione anche se, purtroppo gli enti non sono ancora pronti a recepire il messaggio: “Abbiamo presentato un progetto alla regione Sicilia– ha detto Cannella – ma non ci hanno mai dato risposta. Un progetto di scuola-lavoro – ha ribadito ancora l’esperto- potrebbe dare una mano d’aiuto importantissima in quanto ci sono molto enti che vorrebbero adeguarsi ma non hanno le competenze per farlo, potreste essere voi studenti ad avviare questa rivoluzione che si chiede oramai da molti anni”.