DOGARIU GHEORGHE 27.2.1970 ROMANIAAlle ore 21,10 di ieri la Sala Operativa della Questura di Ragusa inviava la volante di Polizia in servizio a Comiso in via Papa Giovanni XXIII per una aggressione.

Nella vicina via Duca d’Aosta, gli agenti prendevano contatti con una donna comisana la quale riferiva che poco prima aveva subito il danneggiamento della propria autovettura una Peugeot 106, di colore grigio, da parte, di una ALFA Romeo 146 alla cui guida si trovava un uomo (successivamente identificato per DOGARIU Gheorghe.)

La stessa riferiva che intorno alle ore 21.00, mentre si trovava all’interno della sua abitazione aveva udito un forte rumore proveniente dall’esterno.

Uscita dall’abitazione notava un soggetto a bordo di un’Alfa Romeo 146, che inveiva contro un suo vicino di casa; quest’ultimo la informava che il conducente dell’Alfa aveva urtato, danneggiandola, la sua autovettura in sosta e che, al fine di sottrarsi al risarcimento, cercava di allontanarsi dai luoghi.

Nel frattempo il padre del ragazzo che aveva tentato di evitare la fuga del DOGARIU riferiva che anche lui verso le ore 21.00, sentiva un po’ di trambusto proveniente dall’esterno. Pertanto si affacciava in strada e, con grande stupore, notava un soggetto che aggrediva verbalmente il figlio, profferendo frasi del tipo: “tu fatti gli affari tuoi, tu non sei la Polizia. La macchina non l’ho ammaccata io”.

Notava anche che quest’ultimo cercava di salire a bordo di un’autovettura, una Alfa Romeo 146 di colore grigio, che si trovava vicino casa con il motore acceso. Immediatamente, pensando che quel soggetto potesse aggredire fisicamente il figlio, chiamava il 113 e contemporaneamente si precipitava in strada.

Si rendeva quindi conto che la persona, poi arrestata, si era rivolta in modo aggressivo nei confronti del figlio, solo perché quest’ultimo, con grande dovere civico avendo assistito alla scena del danneggiamento dell’autovettura, lo aveva invitato a fornire i dati alla proprietaria, al fine del risarcimento. Mentre parlava con il figlio capiva che l’uomo era evidentemente ubriaco.

Vani sono stati però i tentativi di persuasione, poiché, il Dogariu prima dell’arrivo della Polizia, saliva a bordo della sua autovettura e si allontanava. Sul posto però lasciava una donna che era in auto con lui.

Mentre tutti i presenti commentavano l’accaduto, dopo un paio di minuti, vedevano l’autovettura Alfa Romeo ritornare nella zona e soprattutto la vedevano giungere a folle velocità, proveniente dalla via Papa Giovanni XXIII, verso la via Duca d’Aosta; il conducente zig-zagando cercava di investire i presenti, i quali, notando le pericolose manovre poste in essere dall’uomo erano costrette a scansarsi saltando nelle direzioni opposte a quelle in cui si dirigeva la 146.

L’uomo passava ad altissima velocità e per puro miracolo non ha colpito nessuno dei presenti, allontanandosi.

Intanto, arriva la pattuglia di Polizia; qualche attimo dopo si vedeva che il rumeno tornava sul posto a piedi. Una volta arrivato ha iniziato a parlare con gli Agenti intervenuti.

Man mano che parlava con i poliziotti iniziava ad innervosirsi sempre di più, soprattutto quando gli agenti lo invitavano a portarsi verso la sua autovettura, al fine di constatare i danni; egli, sorprendendoli, gli si scagliava contro, colpendoli con calci e pugni, diventando una vera furia umana.

A seguito di ciò, gli Agenti di Polizia hanno tentato di bloccarlo per ammanettarlo, ma l’uomo continuava a divincolarsi e cadeva a terra assieme ai Poliziotti. A quel punto anche i presenti davano un mano ai due uomini delle forze dell’ordine che riuscivano, con non poca fatica, a bloccare l’uomo.

Nelle concitate fasi anche la donna che si trovava con lui colpiva con calci e pugni gli agenti. Nonostante ammanettato l’uomo continuava a dimenarsi e a scalciare. Per tale ultima ragione veniva richiesto l’ausilio di altro personale sopraggiunto successivamente dal vicino Commissariato di P.S. di Vittoria. Unitamente agli altri agenti di Polizia il DOGARIU veniva posto all’interno dell’autovettura.

L’uomo condotto in Commissariato veniva identificato per DOGARIU Gheorghe, soggetto ben noto agli operatori di Polizia per i suoi trascorsi giudiziari e per essere, altresì, sottoposto alla misura alternativa dell’Affidamento ai Servizi Sociali.

DOGARIU è stato quindi arrestato per i reati di tentato omicidio e violenza e resistenza a PU.

Su disposizione del PM di turno è stato condotto agli arresti domiciliari.

A seguito dell’aggressione gli Operatori riportavano diverse escoriazioni ed erano costretti a recarsi al pronto soccorso con prognosi di 6 giorni e giorni 4.

Sul posto era presente la moglie del DOGARIU, tale D.A., nata a Onesti (Romania) il 13/01/1979 e residente a Comiso. Quest’ultima, inveiva nei confronti degli scriventi, al fine di farli desistere dalle loro azioni. La sua posizione sarà vagliata nei prossimi giorni.

Questa mattina, infine è stata trovata l’autovettura che il Dogariu aveva nascosto dopo essersi allontanato e che oltre a evidenziare i segni dell’impatto con la 106, era priva di copertura assicurativa.

L’auto pertanto è stata sequestrata.