sbarchi 28 settembreIeri mattina a Pozzallo sbarcano 460 migranti ma, ne rimangono al C.P.S.A. solo 120 in quanto gli altri venivano subito trasferito in altri centri.

Dalle indagini della Polizia è stato possibile appurare che alla conduzione del natante vi erano NDURE Wallynato in Gambia, 30 anni, e KONGIRA Bunsia, nato in Gambia, 22 anni.

I responsabili del delitto previsto dagli artt. 416 C.P. e art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, si associavano con altri soggetti presenti in Libia al fine trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver  procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.  

I migranti provenienti da diversi paesi, in parte sono stati ospitati presso il C.P.S.A. di Pozzallo ed altri subito trasferiti in centri presenti sulla penisola italiana.

Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri ed una della Guardia di Finanza hanno concluso le indagini solo questa notte.

I migranti soccorsi sono stati oltre 460, ma a Pozzallo ne sono rimasti solo 120, pertanto per gli investigatori le indagini sono state molto complesse.

I passeggeri dei 4 gommoni erano stati mischiati tra loro durante le fasi di soccorso e poi una volta a terra sono stati trasferiti subito in altri centri.

Nonostante le difficoltà sono stati individuati 2 scafisti dei 4 gommoni entrambi provenienti dal Gambia e di giovane età.

Uno di loro dopo l’insistenza degli investigatori ha confessato, mentre l’altro si è chiuso in silenzio fino a quando non è stato condotto in carcere ed ha ammesso di aver condotto anche lui il gommone.

Sempre fondamentali le testimonianze dei passeggeri che hanno indicato gli scafisti, soggetti che non erano insieme agli altri migranti nei capannoni bensì erano giunti a bordo di un’auto indicata proprio dai passeggeri come quella che aveva condotto gli scafisti.

Agli organizzatori libici la traversata di ben 460 migranti ha fruttato 300.000 circa.

LA CATTURA

Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto i responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanna inflitte dell’Autorità Giudiziaria e già passate in giudicato.

BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA

 Nel 2015 sono 126 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 199 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.

 

Foto: repertorio novetv