Sono partiti in 145 dalle coste libiche, pagando ciascuno 400dollari, circa 350 euro, e quando sono giunti in acque internazionali il gommone stava per affondare.  Dopo poche decine di minuti l’imbarcazione era semi sommersa d’acqua. Un elicottero della Marina Militare si è accorto dei migranti che chiedevano aiuto e ha fatto convergere sul posto  due unità navali, la motovedetta libica e la nave “Sea Watch”.




Molti migranti all’arrivo dei soccorritori erano già annegati, cadaveri in mare ne sono stati trovati cinque, tra cui quello di un bambino di due anni e mezzo, figlio di una superstite, e probabilmente anche il corpo dello scafista. 59 sono stati salvati. 50 sono dispersi. E’ una delle tante storie tragiche che si ripetono quando i migranti tentano di raggiungere la Sicilia nella speranza di una vita migliore.

La mamma del bambino morto è stata dimessa dopo una notte in ospedale;  ha riconosciuto il piccolo riferendo che viaggiavano da soli considerato che il marito era già partito mesi prima.

I migranti sono morti per annegamento, secondo l’ispezione cadaverica effettuata dal medico legale inviato dalla Procura della Repubblica di Ragusa con l’assistenza della Polizia Scientifica.

I cadaveri sono stati trasportati a Modica e Scicli che hanno dato disponibilità alla Prefettura di Ragusa per la tumulazione. I migranti nelle prossime ore saranno affidati ai centri individuati dalla Prefettura di Ragusa, mentre la madre del bambino deceduto è già stata affidata ad una struttura protetta.

Viviana Sammito

Foto: repertorio