idemuiaLa Squadra Mobile di Ragusa ha arrestato un nigeriano, sbarcato ieri a Pozzallo, in quanto ha già  un trascorso giudiziario in Italia.

Ieri è tornato in Sicilia sbarcando clandestinamente. Dopo il processo sarà rimpatriato nuovamente. Ancora in corso le indagini della Squadra Mobile di Ragusa per l’individuazione degli scafisti.

Era stato cinque volte in Italia dove ha commesso reati, come lo spaccio di droga, è stato arrestato, rimpatriato altre cinque volte ma ieri per la sesta volta è tornato in Italia, a Pozzallo. Il clandestino è un nigeriano di 25 anni, IDEMUDIA Jacob, arrivato ieri con il gruppo dei 327 immigrati salvati a nord della Libia. il giovane è stato riconosciuto durante i controlli della Polizia Scientifica e dell’ufficio immigrazione durante le procedure di identificazione con la compilazione della scheda personale, foto e rilievo delle impronte digitali che rende unici ogni soggetto sottoposto ai rilievi.

Il nigeriano è risultato con un profilo positivo,  era infatti già stato fotosegnalato in Italia.

Un lungo e complesso palmares giudiziario:

era sbarcato in Italia per la prima volta il 21 novembre 2008 a Lampedusa;

era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Ferrara per spaccio stupefacenti il 22.luglio.2010, condannato e scarcerato; è tornato in carcere a Ferrara per spaccio di droga  il 30gennaio 2011: era stato condannato e anche  scarcerato per avere scontato tutta la pena;

La Squadra Mobile di Ferrara aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico per spaccio di stupefacenti anche il 07 giugno 2011;

Dopo la scarcerazione era stato  condotto il 19 Dicembre 2013 al Centro d’Identificazione ed Espulsione di Torino per esecuzione dell’espulsione con provvedimento del Questore. Il 19 marzo 2014 era stato condotto in modo coatto a bordo di aereo in Nigeria per il rimpatrio. Ieri per la sesta volta è entrato in Italia ed è per questo che è stato ricondotto in carcere: la norma prevede l’arresto dei soggetti che una volta espulsi fanno rientro in Italia prima dei 5 anni, senza una speciale autorizzazione del Ministero dell’Interno.

La Polizia di Stato è ancora impegnata nel Centro di primo soccorso e Accoglienza,  in serrate attività d’indagine al fine di risalire agli eventuali scafisti presenti tra i migranti.

200 di loro sono stati subito trasferiti a bordo di autobus a Milano, per lo più donne e bambini, mentre gli altri sono stati ospitati a Pozzallo.

Viviana Sammito