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Un rumeno di 42 anni, incensurato,  è stato arrestato nella quasi flagranza di reato dai carabinieri della compagnia di Ragusa per tentato omicidio, rapina e sequestro di persona in danno dell’ex  convivente, una connazionale di 31 anni. I fatti si sono verificati ieri sera a Punta Braccetto, frazione di Santa Croce Camerina dove l’uomo è arrivato dalla Romania per un <<regolamento di conti passionale>> con l’ex fidanzata.

Lui, ieri sera, a Punta Braccetto, si è nascosto tra le serre, ha aspettato che lei entrasse in casa per aggredirla alle spalle tappandole la bocca e puntandole il coltello sul collo. Tirandola per i capelli l’ha trascinata all’interno di un casolare abbandonato dove l’ha ripetutamente colpita a calci e pugni. L’ha ferita con un grosso coltello da cucina: uno alla coscia e l’altro all’addome. Lui ha ancora infierito, strattonandola in terra dove ha sbattuto la nuca ed è rimasta incosciente.

NITU_Alexandru_1974Si è salvata fingendosi morta e lui è stato arrestato nella quasi flagranza di reato ieri sera dai carabinieri della compagnia di Ragusa. Alexandru Nitu, rumeno incensurato di 41 anni è stato dichiarato in arresto con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato, sequestro di persona aggravato, rapina e porto di oggetti atti ad offendere in danno dell’ex convivente, dalla quale ha avuto anche due figli. Convinto di averla uccisa, si è fumato una sigaretta e ha chiamato il cognato, il marito di sua sorella, comunicandogli di averla finita: il cognato e la sorella si sono precipitati sul posto a vedere. La donna, ha preso coscienza ma ha continuato a fingere di essere morta per evitare di essere uccisa. Il rumeno è fuggito liberandosi del coltello in un canneto. La vittima è rimasta nel casolare segregata per quasi due ore. La vittima ha avuto la forza di rialzarsi, prendere l’auto e denunciare l’accaduto ai carabinieri. E’ scattata la caccia all’uomo, durata pochi minuti: il balordo è stato rintracciato in casa della sorella, alla quale ha chiesto asilo.

Nella tasca della giacca dell’uomo i militari hanno trovato il telefonino della vittima. Il rumeno ha anche indicato il luogo del tentato omicidio e dove ha nascosto l’arma. La donna è stata portata in sala operatoria al “Guzzardi” di Vittoria dove i chirurghi le hanno ricucito tutte le lesioni tendinee al palmo della mano e la ferita alla coscia. E’ stata ricoverata in ortopedia e guarirà in 25 giorni. L’uomo è in carcere a Ragusa.

<<Grazie a un po’ di fortuna e alla scaltrezza della vittima – ha commentato il Maggiore dei cc, Alessandro Coassin, oggi si è evitato un altro femminicidio e grazie al tempestivo intervento e le fulminee indagini dei carabinieri un altro aspirante femminicida è dietro le sbarre>>.

Viviana Sammito